È la manovra economica la protagonista dell’ultimo dei sondaggi elettorali di Emg. Le misure della finanziaria, non ancora definitive del resto, sono al centro delle domande. Nel complesso l’opinione pubblica appare favorevole a diversi provvedimenti. Una maggioranza è sia per una tassa sulla plastica, che per un abbassamento della soglia del contante, che per multe per i professionisti che non accettano carte e bancomat.
Più articolate le posizioni su quota 100. Per il 46% andrebbe lasciata così com’è, e questa è l’idea soprattutto degli elettori della Lega. Il 68% dei quali non vuole cambiamenti, così come il 45% di quelli del M5S.
Il 52% dei democratici invece vuole delle modifiche, ma nel complesso sono solo il 34% degli italiani a pensarla in questo modo.
Solo il 12% poi vuole un’abolizione, con un picco del 16% tra i pentastellati.
Ma il dato forse più sorprendente è quello su Conte. Solo il 28% degli elettori del Movimento 5 Stelle lo vede come un possibile federatore del centrosinistra. Non si sa se perché non apprezzino Conte o un’alleanza organica con il PD.
Invece la maggioranza relativa dei democratici, il 44% gradirebbe il premier in questo ruolo. Un risultato singolare visto che Conte appartiene proprio al Movimento 5 Stelle.
Ma come voterebbero oggi gli italiani?
Sondaggi elettorali Emg: in aumento PD e M5S, giù la Lega
Sono le principali forze della maggioranza quelle che hanno migliori performance in questi sondaggi elettorali. Sia il PD che il M5S infatti avanzano di mezzo punto, portandosi rispettivamente al 19,7% e al 19,2%.
A risentirne la Lega, che perde lo 0,9% e scende al 31,8%, ma anche Italia Viva, che lascia sul terreno quattro decimi e va al 4,1%.
Quasi fermi Forza Italia e Fratelli d’Italia, rispettivamente al 7,1% e al 7,8%.
Tra i partiti che guadagnano consenso vi è poi +Europa, che sale dello 0,4% e va al 2,4%, mentre perde gli stessi decimi Europa Verde, ora solo all’1,2%, come la Lista di Calenda.
All’1,6% la Sinistra, mentre i partiti minori sotto l’1% guadagnano terreno salendo al 3,9%.
Invariata la fiducia nel governo, che rimane piuttosto bassa, solo al 26%. Del resto la popolarità di Conte è solo del 35%, inferiore a quella di Salvini, al 39%. Ma superiore a quella di Meloni e Di Maio, al 29% e al 25%.
Renzi e Calenda con il 14% rimangono indietro anche rispetto a Berlusconi, al 17%.
I sondaggi elettorali sono stati realizzati con un panel telematico su 1534 soggetti tra il 16 e il 17 ottobre 2019.
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