Anche questa settimana abbiamo realizzato dei sondaggi elettorali per verificare lo stato di salute dei partiti ed evidenziare le opinioni degli italiani sulle questioni di maggiore attualità.
Partiamo con i partiti. È la Lega a posizionarsi in prima posizione, con il 34,8% dei consensi, in crescita rispetto alla scorsa rilevazione e a quelle degli altri istituti di sondaggi.
Rimangono sotto il 20% i due principali partiti della maggioranza, PD e Movimento 5 Stelle, rispettivamente al 19,2% e al 17,7%, con il secondo particolarmente basso rispetto a quanto sostengono altre rilevazioni delle intenzioni di voto.
Leggermente in calo anche Fratelli d’Italia, con il 7,8% che però risulta decisamente superiore al 5,5% degli alleati di Forza Italia. I quali a stento difendono il quinto posto davanti a Italia Viva, in crescita al 5,2%.
Dietro le forze sotto la soglia del 3%. Quindi Verdi e la Sinistra, al 2%, Siamo Europei di Calenda e +Europa, rispettivamente al 1,4% e all’1,3%, poi i comunisti di Rizzo, fermi all’1%, e infine Cambiamo! di Toti al 0,6%.
Complessivamente si fermano all’1,5% le forze minori.
Una domanda poi verteva sul potenziale di una coalizione di centrosinistra che si alleasse anche al Movimento 5 Stelle.
Tra chi darebbe per certo il proprio voto o quasi, si raggiunge il 41,5%, una percentuale inferiore a quella della somma dei partiti della maggioranza. Conta la contrarietà a una alleanza stabile di diversi elettori del M5S e di Italia Viva.
A proposito di Italia Viva, Matteo Renzi è stato giudicato come il perdente del confronto TV con Salvini, 36,6% al 22,1%, anche se in moltissimi non hanno visto la sfida, il 23,7%, o pensano che non abbia prevalso nessuno, il 17,6%.
In generale, la maggioranza relativa, il 45%, ritiene che tutti e due i leader siano degli opportunisti, mentre chi decide di fidarsi della sincerità di uno predilige decisamente Salvini.
Sondaggi elettorali TP: gli italiani pensano che le tasse aumenteranno
Gli italiani nel complesso sono piuttosto scettici sui provvedimenti contenuti nella manovra, soprattutto a causa dell’aumento delle tasse che per il 54% alla fine saranno confermate. C’è anche un 12,9% che è contento del fatto che vi siano. Solo una minoranza pensa che non ci saranno nuove imposte, e tra questi un 17,7% pensa però che sarebbe giusto metterle.
Ci sono alcune eccezioni, cioè alcune misure vengono viste favorevolmente dagli italiani. Una di queste riguarda il carcere per gli evasori, che vede il 60,4% a favore.
Oppure il mantenimento di quota 100, apprezzata dal 68,6%.
Mentre il 54,2% non apprezza l’abbassamento della soglia del contante.
Infine una domanda sull’invasione turca in Siria. Bene il 45,5% appoggerebbe sanzioni e addirittura un intervento militare, con gli alleati naturalmente. Il 37,5% invece pensa solo a sanzioni. Solo il 4,6% crede che sia meglio non “immischiarsi in quella polveriera”.
Nota metodologica:
Questi sondaggi elettorali sono stati svolti tra il 16 e il 17 ottobre con metodo CAWI e 2400 soggetti
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