Comunali 2012: uno sguardo su Thiene (VI)
Il 6 maggio si vota a Belgrado, Atene, Parigi, Dusseldorf, Genova, Verona…e Thiene. Probabilmente gli occhi saranno puntati nelle grandi capitali europee che eleggono Presidente e/o Parlamento, nelle città italiane piú popolose. I messaggi degli elettori saranno importanti.
[ad]Thiene, però, rappresenta un interessante test elettorale per capire l’umore dei cittadini veneti in relazione da un lato al principale partito di raccolta del territorio, la Lega travolta dai casi di corruzione dell’ultimo mese e dall’altro alle possibilità elettorali della grande coalizione montiana.
Thiene è una piccola cittadina dell’alto vicentino. 23 mila abitanti, 15% di immigrati, 1 impresa ogni 10 abitanti, reddito pro capite che a fine anni ’90 era il piú alto d’Europa. Ricchezza, spirito d’impresa, autocelebrazione, patriottismo veneto, terra leghista fin dall’inizio. I thienesi, infatti, sono sempre stati generosi con il partito padano, come si puó vedere dalla tabella sottostante.
% di voto Lega Nord | ||||
Territorio | politiche 96 | politiche 01 | politiche 06 | politiche 08 |
Thiene | 35,4 | 13 | 14,9 | 31,6 |
Veneto 1 | 26,9 | 9,7 | 11,6 | 28,2 |
Italia | 10,1 | 3,9 | 4,6 | 8,3 |
La Lega governa Thiene ormai da 15 anni, ne ha fatto un suo bastione e modello. La prima vittoria risale, infatti, al 1997. Dopo la manifestazione in cui Bossi proclamò l’indipendenza della Padania nel vicentino caddero diverse giunte PPI-PDS-Lega (compresa quella provinciale) e si andó ad elezioni anticipate anche a Thiene, dove il Segretario leghista locale, Attilio “Titti” Schneck vinse al ballottaggio con il 57% contro il centrosinistra. Nel 2002, in pieno berlusconismo, Schneck amplia la coalizione a Forza Italia ed Alleanza Nazionale e stacca il candidato del centrosinistra del 27%.
Nel 2007 la coalizione tra PDL e Lega non si ripresenta unita. Al primo turno PDL e UDC insieme fanno il 35%, la Lega non va oltre il 30% ed il centrosinistra diviso in 3 non partecipa nemmeno al ballottaggio. Rivince la Lega con l’attuale Sindaco uscente Marita Busetti che quindi ha amministrato in solitaria gli ultimi cinque anni.
Il primo dato interessante di queste elezioni sarà proprio questo: vedere se a Thiene “tiene” la Lega.
L’altro dato è quello della riorganizzazione del quadro politico in Veneto ed in Italia. Monti, infatti, nonostante i tagli, l’IMU e le riforme lacrime e sangue gode ancora di un certo consenso nei sondaggi.
Pd, Pdl e Udc continuano a ripetere di non amarsi, di non voler governare insieme e di sostenere il governo solo per necessità storiche, contingenza di convergente patriottismo. In effetti alle elezioni amministrative non ci sono molti casi di coalizione dei partiti dell’ABC.
A Thiene, invece, questo si può fare. I cittadini troveranno nella scheda elettorale i simboli di 3 liste civiche vicini a quelli dei tre partiti della coalizione montiana.
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[ad]Gli altri candidati sindaco si presentano per Veneto Stato, per il M5S, e per l’IDV. In sostanza sono rappresentate le altre tre realtà di opposizione al Montismo nel territorio veneto oltre alla Lega: l’indipendentismo alla ricerca del voto leghista, la lista legata al movimento facente capo al comico genovese e la lista facente capo all’ex-magistrato di mani pulite. In altre parole i thienesi hanno un’offerta completa.
Con tutti i distinguo del caso (sono elezioni comunali e la coalizione montiana ha cercato di caratterizzarsi civicamente, senza bandiere di partito nei gazebi) una vittoria della grosse-koalition sul leghismo imperante darebbe dei segnali forti soprattutto in ambito regionale, dove da tempo è evidente l’idea di una grande rassemblement moderato anti-leghista. Peraltro l’alleanza tra pezzi del PDL, l’UDC e il PD è un modello che ha già fatto scuola da quelle parti: i casi di Chioggia e Bassano lo insegnano.
Proprio per questo il 7 maggio, dopo aver visto se Hollande ha sconfitto Sarkozy, se in Grecia l’estrema destra ha sfondato davvero, se in Serbia le forze progressista hanno retto l’urto e se in Germania SPD e Verdi hanno vinto nel Nordreno-Vestfalia, date uno sguardo anche alla piccola Thiene, il fu comune piú ricco d’Europa.
I candidati alla poltrona di sindaco sono:
Mariarita Busetti – Lega Nord (sindaco uscente)
Gianni Casarotto – 6 liste civiche (facenti capo a PD, PDL, UDC): Thiene -Casarotto Sindaco -Gli altri siamo noi -PD Cittadini per Thiene -Progetto per Thiene -Thiene al Centro
Alessia Gamba – M5S
Marco Busato – Veneto Stato
Luciano Parolin -IDV