Bollo auto 2019: salta il condono esattoriale in Piemonte. La vicenda

Beffa in Piemonte, riguardante il condono esattoriale sul bollo auto 2019. Nulla da fare per lo “strappacartelle” a causa di intoppi burocratici. Il caso.

Bollo auto 2019 salta condono
Bollo auto 2019: salta il condono esattoriale in Piemonte. La vicenda

Ultime notizie sul bollo auto 2019: una vera e propria beffa in Piemonte per chi attendeva con ansia il condono per il bollo auto, quello relativo alle cartelle esattoriali notificate tra il 2000 e il 2010 e con importo richiesto inferiore a 1.000 euro (comprensivo di sanzioni e interessi). Tutta colpa di un intoppo burocratico, che di fatto non ha consentito al provvedimento di diventare operativo.

Condono esattoriale salta in Piemonte, ecco perché

Come spiega l’edizione locale piemontese di Repubblica, in Regione non c’era un’amministrazione operativa al momento in cui il provvedimento di adesione al decreto Crescita doveva essere approvato (entro il 1° luglio). Questo vuoto, compreso tra la caduta dell’amministrazione Chiamparino e l’operatività della legislatura Cirio, ha impedito di varare il provvedimento e la conseguenza è niente “strappacartelle”.

Non dovrebbe essere un addio definitivo, comunque, visto che ora l’amministrazione regionale dovrà mettersi al lavoro per risolvere la questione e trovare un altro modo per agire tramite recupero o condono sugli 83 milioni di euro di evaso dal bollo auto (su un totale di 800 milioni) interessati dal condono esattoriale.

Bollo auto 2019: evasori in Piemonte aumentano, i casi

L’evasione del bollo auto è una piaga italiana, ma anche in Piemonte i numeri che si segnalano sono piuttosto importanti: nel 2000 gli evasori ammontavano a 114 mila, mentre nel 2010 la cifra è quasi triplicata (334 mila persone). Il trend crescente non si è fermato neppure nel decennio seguente, se nel 2018 gli evasori del bollo auto sono saliti a 400 mila persone. L’evasione del bollo auto non è comunque solo una decisione volontaria da parte dei piemontesi che non sono in regola con i pagamenti. Dagli uffici della Soris, la società che gestisce la riscossione e gli incassi dell’imposta, fanno sapere che molto spesso si tratta solo di dimenticanze e che basta un avviso bonario affinché il destinatario di quest’ultimo si metta prontamente in regola. Poi ci sono gli evasori quelli veri, una battaglia che non solo il Paese (tramite la nuova Manovra) perseguirà duramente dal prossimo anno: una battaglia che sarà condotta anche a livello regionale.

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