Il mercato immobiliare è in crisi da tempo, con i prezzi degli immobili al ribasso. Con le imposte che non seguono, per i contribuenti, lo stesso trend al ribasso. Anzi, quando la crisi si fa sentire, le tasse aumentano ed è così che dal 1° gennaio 2020 l’aumento delle imposte ipotecarie e catastali potrebbe rendere meno favorevole e vantaggioso (per il momento storico che stiamo vivendo) l’acquisto della prima casa. Ne ha parlato Silvia De Santis in un servizio andato in onda durante l’ultima puntata di DiMartedì su La7.
Acquisto prima casa: salgono le imposte, aumentano i prezzi
Nel servizio la giornalista accompagna un agente immobiliare, tale Roberto Negri di KapitalRe Immobiliare, in giro per il centro di Bologna, dove ci sono alcune case da vendere. Nella proposta di acquisto si trova la cifra offerta, la tipologia di pagamento e i costi dell’agenzia, che variano tra il 2% e il 3% dell’importo in base alle dimensioni e all’entità dell’operazione. 7.500 euro più Iva per il compromesso, dopodiché tocca al notaio. 4.150 euro solo di imposizione fiscale, afferma il notaio Giulio Biino, ma tale costo è destinato ad aumentare a partire dal 1° gennaio 2020. Ovvero, quando le imposte ipotecarie e catastali, che oggi ammontano a 50 euro l’una, potrebbero triplicare, quindi 200 euro in più sul prezzo complessivo. In aggiunta a tutto ciò bisognerà pagare un ulteriore onorario legato ai controlli che il notaio è tenuto a svolgere, e di conseguenza 1.600 euro di onorari più il 22% di Iva.
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“In totale, tra agenzia immobiliare, notaio e tasse, spenderemmo di costi accessori per la casa ben 16.000 euro”, spiega la giornalista. Non poco, soprattutto se si tratta di acquisto di prima casa, magari perpetrato da una giovane coppia, che forse non tiene conto di tutte tali spese prima di affrontare questo grande passo.
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