Pensioni ultima ora: età pensionabile a 67 anni e 1 mese dal 2021

Pubblicato il 24 Ottobre 2019 alle 17:12 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: aumenta l’aspettativa di vita e di conseguenza potrebbe aumentare lo scaglione dell’età pensionabile da 67 anni a 67 anni ed 1 mese.

calcolatrice su foglio

Pensioni ultima ora: i più recenti sviluppi su proposte di controriforme e regole previdenziali. Cosa dicono i dati Istat sull’aspettativa di vita ed il loro effetto sulle regole previdenziali? Secondo i numeri dell’Istituto Nazionale di Statistica, in relazione all’aspettativa di vita, si è passati dagli 82,7 anni del 2017 agli 83. Con una differenza sostanziale tra uomini e donne. Per i primi l’aspettativa di vita è pari a 80,9 anni mentre per le donne è pari a 85,2.

Secondo quanto riferisce Il Messaggero, per definire l’incremento da applicare nel 2021 è previsto un calcolo tra le medie biennali. Eccezionalmente nel 2021, il confronto si avrà con i dati del 2016. Il termine di riferimento per il calcolo in questione è quello della speranza di vita a 65 anni fotografato dall’Istat (valore medio tra uomini e donne). Il valore di partenza come speranza di vita a partire dai 65 anni è pari a 20,7 anni. Secondo i dati statistici dell’Istat la variazione potrebbe portare all’aumento di un mese dell’età pensionabile che passerebbe così dai 67 anni a 67 anni ed 1 mese, come requisito per andare in pensione.

Le probabili formazioni della nona giornata di Serie A

Pensioni ultima ora: cosa potrebbe accadere nei prossimi anni

Come aggiunge sempre il quotidiano romano “la norma del 2017 prevede che lo scatto biennale non possa in ogni caso superare i 3 mesi: se la variazione della speranza di vita risultasse superiore, i mesi in eccesso verrebbero recuperati nel periodo successivo. E questo succederebbe – al contrario – anche in caso di variazione negativa che non porterebbe ad una riduzione del requisito ma sarebbe utilizzata per alleggerire adeguamenti successivi”.

Inoltre è opportuno sottolineare che quel che riguarda i meccanismi della pensione anticipata non cambierà nulla: restano in vigore i requisiti contributivi di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne, indipendentemente dall’età.

Manca ancora l’ufficializzazione della modifica del requisito contributivo

Perché ciò avvenga sarà necessaria la comunicazione Istat che dovrà essere recepita in un decreto congiunto della Ragioniere generale dello Stato e del Direzione Generale delle Politiche previdenziali del ministero del Lavoro. Tempistica: è possibile che il provvedimento venga adottato entro fine 2019.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
Tutti gli articoli di Giuseppe Spadaro →