Questa settimana come Termometro Politico abbiamo rilevato nei nostri sondaggi elettorali oltre alle intenzioni di voto per i partiti anche quelle per le coalizioni, considerando che è ancora in vigore il Rosatellum che implica il voto nei collegi.
A livello di singole forze si registra un aumento della Lega che supera il 35% e va al 35,2%, a spese dei principali partiti della maggioranza, il PD e il Movimento 5 Stelle, che scendono entrambi, al 18,9% e al 17,1% rispettivamente.
In incremento come gli alleati leghisti sia Fratelli d’Italia che Forza Italia, all’8,2% e al 5,6%.
Il partito di Berlusconi viene però raggiunto da Italia Viva, che cresce al 5,6%. Unica forza che appoggia il governo a migliorare.
Dietro tutti i partiti sono sotto il 2%, La Sinistra, all’1,9%, i Verdi, all’1,5%, Siamo Europei all’1,3% e +Europa al 1,2%, per finire con i comunisti di Rizzo all’1% e Cambiamo! di Toti al 0,5%.
Gli altri sono al 2%.
È interessante osservare come voterebbero gli italiani se dovessero scegliere più direttamente una coalizione, come avveniva con il Mattarellum o con un sistema più esplicitamente uninominale del Rosatellum, dove invece la croce va quasi sempre sul partito.
Prevarrebbe largamente il centrodestra con il 49%.
Al contrario l’attuale maggioranza di governo, anche allargata ai Verdi, avrebbe il 41,2%, che è molto meno della somma dei partiti nel sondaggio precedente. Si deve considerare che però qui consideriamo anche gli indecisi, che arrivano al 3,8%.
Una indecisione che colpisce però di più gli elettori di Movimento 5 Stelle e Italia Viva, che non si sentono totalmente a proprio agio in un alleanza organica. Allo stesso modo una parte dei renziani voterebbe per il centro liberale, che arriverebbe al 3%.
Vi sarebbe poi un 1,9% per la sinistra radicale e un 1,1% per la destra estrema.
Abbiamo anche chiesto quale sia il leader che ispira più fiducia. Vince Salvini con il 34,1%, mentre a distanza Conte vince la sfida del secondo posto con Zingaretti, 13,75 a 11,7%.
Meloni con l’8,9% e Renzi con il 7,3% superano Di Maio con il 6,8%, anche a causa del fatto che i pentastellati preferiscono il premier Conte al proprio capo politico. Di Maio è solo al 4,5%.
Vi è poi un 9,8% che rifiuta tutte queste opzioni, anche se magari vota per un partito il cui leader era tra quelli nominati.
Sondaggi elettorali TP, gli italiani rimangono contro le limitazioni al contante
Rimane la contrarietà al calo della quantità di contante consentita, che secondo il governo dovrà arrivare gradualmente a 1000 euro, dai 3 mila attuali.
Il 43,4% degli intervistati non concorda per nulla con la misura, l’11,1% poco. Solo il 34,3% è totalmente o abbastanza d’accordo.
Parere negativo anche su un altro provvedimento incluso nella manovra. quello riguardante l’introduzione di microtasse su plastiche, zuccheri, sigarette che debbano servire, oltre che a fare cassa, anche a uno scopo sociale. Il 52,8% non è per nulla d’accordo.
Tra gli argomenti di attualità però vi sono anche alcune questioni spinose e complesse come i presunti scandali che coinvolgono la Lega, la Russia e Savoini e il premier Conte e i confronti tra americani e 007 da egli autorizzati.
Su Salvini e Savoini una maggioranza relativa degli italiani, il 47,2%, pensa che la vicenda confermi la corruzione della Lega e il suo legame con Putin. Per il 43,9% è una montatura ai danni di Salvini stesso.
Sono di più quelli che ammettono di avere capito poco o di non avere seguito la vicenda quando si parla di Conte e 007. Si arriva nel complesso al 29,7%.
Tra coloro che affermano di avere compreso il 33,7% crede che Conte stesse indebitamente aiutando Trump, mentre il 32,6% lo difende pensando sia tutto strumentale.
Infine è deciso il disaccordo con la sentenza della Corte Costituzionale sull’ergastolo ostativo, che vieta la negazione dei permessi ai condannati che non collaborano. Solo per il 7,4% si tratta di un passo verso la civiltà e lo stato di diritto. E solo per il 13% è giusto, ma i tribunali di sorveglianza dovranno vigilare sulla concessione dei benefici.
Per il 46,5% è un favore a mafia e delinquenza in genere. Per il 28% anche e il principio è comprensibile in Italia non si può applicare vista la forza della mafia.
I sondaggi elettorali sono stati realizzati tra il 23 e il 24 ottobre con metodo CAWI su circa 2300 soggetti
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it