Pensioni ultima ora: Gualtieri risponde all’Ue “Quota 100 resta fino al 2021”

Pubblicato il 25 Ottobre 2019 alle 17:40 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri è tornato a parlare di Quota 100, “rimarrà in vigore fino al 2021, come stabilito”

Tavolo convegno

Pensioni ultima ora: la manovra ed i conti pubblici sotto la lente d’ingrandimento dell’Europa. Il negoziato prosegue ed il ministro dell’Economia Gualtieri, impegnato in prima linea con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella interlocuzione con i vertici europei, continua ad dare argomentazioni all’Europa per spiegare il senso delle azioni programmate dall’esecutivo.

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Gualtieri: Quota 100 resta per evitare continui cambiamenti

Rispetto alle osservazioni su Quota 100, dal ministro è arrivato un messaggio abbastanza convinto. “Quota 100 rimarrà in vigore fino al 2021, come originariamente stabilito. Anche se questa politica comporta dei costi, non altera i pilastri chiave del nostro sistema pensionistico, come un’alta età pensionabile obbligatoria e una graduale transizione al sistema contributivo”.

Ripetendo quanto affermato in altre occasioni il responsabile dell’Economia ha inoltre aggiunto: “Crediamo che cambiamenti frequenti nelle regole per la pensione anticipata potrebbero essere dannosi e sottolineiamo che il numero di domande per quota 100 è significativamente inferiore alle stime iniziali. Quanto al reddito di cittadinanza, la riduzione della povertà e l’attivazione del mercato del lavoro consentiranno miglioramenti significativi, rispondendo alle raccomandazioni della Commissione”.

Pensioni ultima ora, i prossimi passaggi

La strada verso l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio è ancora lunga. Infatti la manovra dovrà scontare diversi passaggi compreso l’ok del Parlamento. Lì dove, come preannunciato dal leader di Italia Viva Matteo Renzi, la misura di pensione anticipata introdotta dal Governo Conte I sarà oggetto di un emendamento con la finalità di abolirla. Ecco le motivazioni esposte dall’ex premier: “si tratta della politica più ingiusta degli ultimi 25 anni, perché spende risorse ingenti a carico dei giovani lavoratori. In sua sostituzione proponiamo di rendere strutturale l’Ape Social, per consentire il prepensionamento a chi ha svolto lavori gravosi e usuranti, e non a tutti”.

Alcuni giorni prima, rispetto alle dichiarazioni di Renzi, il senatore Marattin, sempre per conto della stessa formazione politica, aveva dichiarato: “Italia Viva chiede l’abolizione totale e immediata di Quota 100” perché “fa pagare ai giovani alcuni privilegi per pochi”. Come si diceva prima, la proposta della neonata formazione riformista in materia previdenziale è di “rendere strutturale l’Ape Social per consentire il prepensionamento a chi ha svolto lavori gravosi”.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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