Pensioni ultima ora: la manovra ed i conti pubblici sotto la lente d’ingrandimento dell’Europa. Il negoziato prosegue ed il ministro dell’Economia Gualtieri, impegnato in prima linea con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella interlocuzione con i vertici europei, continua ad dare argomentazioni all’Europa per spiegare il senso delle azioni programmate dall’esecutivo.
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Gualtieri: Quota 100 resta per evitare continui cambiamenti
Rispetto alle osservazioni su Quota 100, dal ministro è arrivato un messaggio abbastanza convinto. “Quota 100 rimarrà in vigore fino al 2021, come originariamente stabilito. Anche se questa politica comporta dei costi, non altera i pilastri chiave del nostro sistema pensionistico, come un’alta età pensionabile obbligatoria e una graduale transizione al sistema contributivo”.
Ripetendo quanto affermato in altre occasioni il responsabile dell’Economia ha inoltre aggiunto: “Crediamo che cambiamenti frequenti nelle regole per la pensione anticipata potrebbero essere dannosi e sottolineiamo che il numero di domande per quota 100 è significativamente inferiore alle stime iniziali. Quanto al reddito di cittadinanza, la riduzione della povertà e l’attivazione del mercato del lavoro consentiranno miglioramenti significativi, rispondendo alle raccomandazioni della Commissione”.
Pensioni ultima ora, i prossimi passaggi
La strada verso l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio è ancora lunga. Infatti la manovra dovrà scontare diversi passaggi compreso l’ok del Parlamento. Lì dove, come preannunciato dal leader di Italia Viva Matteo Renzi, la misura di pensione anticipata introdotta dal Governo Conte I sarà oggetto di un emendamento con la finalità di abolirla. Ecco le motivazioni esposte dall’ex premier: “si tratta della politica più ingiusta degli ultimi 25 anni, perché spende risorse ingenti a carico dei giovani lavoratori. In sua sostituzione proponiamo di rendere strutturale l’Ape Social, per consentire il prepensionamento a chi ha svolto lavori gravosi e usuranti, e non a tutti”.
Alcuni giorni prima, rispetto alle dichiarazioni di Renzi, il senatore Marattin, sempre per conto della stessa formazione politica, aveva dichiarato: “Italia Viva chiede l’abolizione totale e immediata di Quota 100” perché “fa pagare ai giovani alcuni privilegi per pochi”. Come si diceva prima, la proposta della neonata formazione riformista in materia previdenziale è di “rendere strutturale l’Ape Social per consentire il prepensionamento a chi ha svolto lavori gravosi”.
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