Prescrizione spese condominiali straordinarie: quando non si pagano
Quanto dura la prescrizione spese condominiali straordinarie e quando non si devono pagare? Ecco cosa bisogna sapere a riguardo.
Anche le spese condominiali ordinarie e straordinarie cadono in prescrizione, ma il legittimo dubbio riguarda la durata, poiché se si tratta di un caso o dell’altro, i tempi di prescrizione variano. La prescrizione è spesso l’ultimo appiglio per il debitore moroso che non è stato sollecitato al pagamento, ma quest’ultimo sappia che dovrà attendere un bel po’ prima che il suo debito si esaurisca senza più esser dovuto. Vivendo in un condominio, infatti, spesso avviene che debbano essere fatti degli interventi una tantum (ad esempio di ristrutturazione) i cui costi sono da ripartire tra tutti i condomini in base alle quote millesimali di proprietà. C’è tuttavia chi, magari a causa di difficoltà economiche, non può permettersi la spesa ingente richiesta e ha difficoltà a pagare: quest’ultimo, alla scadenza naturale del termine di pagamento, se non salda il suo debito è già moroso. I tempi di prescrizione, tuttavia, possono essere interrotti da una comunicazione ufficiale o una diffida che lo intima al saldo del debito.
Spese condominiali ordinarie e straordinarie: differenze
Prima di tutto occorre fare una distinzione tra spese condominiali straordinarie e spese condominiali ordinarie. Queste ultime sono quelle che hanno carattere periodico, e che possono dunque riguardare la bolletta condominiale o tutti quegli interventi che vanno fatti periodicamente e che dunque hanno un costo (periodico) da sostenere. Le spese condominiali straordinarie, invece, non hanno un carattere periodico e possono riguardare interventi e lavori più complessi da fare in base alle esigenze e necessità strutturali o meno del condominio. I tempi di prescrizione, lo precisiamo subito, sono differenti se il pagamento non effettuato riguarda le spese condominiali ordinarie o quelle straordinarie.
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Prescrizione spese condominiali straordinarie e ordinarie: come funziona
Come stabilito dal Codice Civile, per tutti i pagamenti periodici, ovvero quelli che vanno fatti almeno una volta l’anno, i tempi di prescrizione sono gli stessi: 5 anni. Le spese condominiali ordinarie rientrano, come abbiamo visto, tra queste spese periodiche fisse e i tempi di prescrizione ammontano pertanto a cinque anni, il cui inizio è dall’esigibilità del pagamento. La prescrizione può essere interrotta solo dalle diffide dell’amministratore, a condizione che siano inviate tramite raccomandata A/R (o via PEC). In sintesi, un sollecito verbale o telefonico non ha valore ufficiale e quindi non può interrompere i termini di prescrizione.
Risultano invece differenti i termini di prescrizione delle spese condominiali straordinarie, che non sono periodiche bensì occasionali, e quindi ammontano a 10 anni. Per quanto riguarda l’interruzione della prescrizione vale lo stesso discorso che abbiamo fatto sopra.
Ultimo caso è quello delle spese che chi vive in affitto deve al proprietario dell’immobile. Qui entriamo però su un altro piano e i tempi di prescrizione mutano ancora, passando a 2 anni. L’affittuario, infatti, non è un condomino e le quote che questi deve dare al locatore si prescrivono in tempi più brevi: l’interruzione avviene tramite comunicazione ufficiale da parte del locatore che può agire tramite decreto ingiuntivo o ingiunzione di sfratto.
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