Obbligo vaccini scuola: scadenza e come evitare sanzioni
Obbligo vaccini scuola: cosa dice la vigente normativa sul punto e come i genitori possono evitare sanzioni e multe. Le scadenze
Facciamo il punto sulla questione dell’obbligo vaccini scuola, anche e soprattutto con riferimento alla legge Lorenzin sulla prevenzione vaccinale e i correlati doveri genitoriali. Siamo infatti in prossimità di importanti scadenze: ecco allora cosa ricordare per evitare multe e sanzioni.
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Obbligo vaccini scuola: il contesto attuale e i rischi per i genitori
La fine di questo mese, ovvero il 31 ottobre, è il termine entro cui dirigenti scolastici e genitori debbono conformarsi alle disposizioni di legge in materia di obbligo vaccini scuola. In particolare i presidi hanno il dovere di render note, alle Asl territoriali, le classi che hanno più di due minori non vaccinati. La legge vigente prevede multe, ovvero sanzioni pecuniarie, per i genitori con figli non vaccinati, tra i 6 e i 16 anni. I nuclei familiari sono insomma tenuti a ricordarsi di adempiere a quest’obbligo; ciò anche tramite la convocazione da parte dell’Asl locale, al fine di spingere verso l’effettiva vaccinazione, a tutela sia del figlio o figli, sia dei compagni di classe, professori e personale scolastico.
Il rischio concreto è infatti quello di incappare in multe fino a 500 euro, se non si adempie all’obbligo vaccino scuola. Secondo l’attuale normativa, i genitori rischiano anche, con provvedimento dell’autorità giudiziaria, di veder depotenziata la responsabilità genitoriale, in caso di rifiuto della vaccinazione. Ricordiamo comunque che i movimenti no-vax, cui aderiscono molti genitori, sono assai diffusi sulla penisola, facendosi però promotori di idee e posizioni contrastanti con la normativa del Ministero della Salute.
Secondo le indicazioni di autorevoli associazioni e giuristi, in caso di contrasto tra genitori, circa il rispetto dell’obbligo vaccini scuola, deve prevalere la posizione del genitore favorevole all’uso del vaccino e conforme quindi alla legge. Anzi, una recente sentenza del Tribunale di Milano ha affermato che: “in caso di contrasto tra genitori separati è ammissibile l’affievolimento della responsabilità genitoriale (limitatamente alla questione vaccini) del genitore contrario, ritenendosi più corretta la scelta dell’altro genitore conforme alla legge e all’opinione scientifica largamente dominante“. Insomma, legge e giurisprudenza si trovano pienamente accomunate circa la risposta da dare alla questione obbligo vaccini scuola.
Come evitare sanzioni e l’anagrafe vaccinale
A questo punto, ai genitori non resta, per evitare multe, che vaccinare i figli quanto prima, per allinearsi alle prescrizioni ed alle scadenze di legge, ma anche della comunità scientifica, che caldeggia la somministrazione dei vaccini a scuola. La citata legge Lorenzin, infatti, richiede che tutti i minori tra 0 e 16 anni siano vaccinati, contro più malattie (ad esempio tetano, difterite, pertosse, morbillo, epatite ed altre). Ciò in modo da garantire contro rischi di contagi a scuola ed a tutela del diritto alla salute di tutti coloro che si trovano in ambienti scolastici. I soli soggetti esonerati sono i bambini già sottoposti a vaccino per malattia naturale.
La legge vigente, inoltre, distingue tra minori compresi tra gli 0 e i 6 anni, per i quali l’obbligo vaccini scuola è condizione imprescindibile per entrare in classe, e minori tra i 7 e i 16 anni, per i quali l’accesso a scuola – da non vaccinati – è ammesso, con la multa però ai genitori non rispettosi del dovere in oggetto. Concludendo, va detto che lo Stato ha pensato di incentivare il buon comportamento dei genitori sul tema, attraverso l’istituzione dell’Anagrafe nazionale vaccini, avvenuta lo scorso anno. Con essa, oggi anche la comunicazione tra Asl e scuola è stata digitalizzata e perciò i genitori – in veste di intermediari – non debbono più consegnare i certificati di vaccinazione agli istituti scolastici.
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