Le elezioni regionali in Umbria hanno decretato la vittoria del centrodestra. Donatella Tesei, esponente della Lega, è la nuova presidente della Regione. La sua vittoria è stata accompagnata da una netta affermazione del partito guidato da Matteo Salvini che ha raccolto il 36,95% dei consensi e da un sorprendente risultato di Fratelli d’Italia che ha conseguito il 10,40%. Si allunga così la striscia positiva del centrodestra la cui soddisfazione in questo caso è tanto più motivata per aver subissato la coalizione composta da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.
Ricordiamo infatti che, per la prima volta nella storia delle elezioni locali, i 5 Stelle hanno sostenuto lo stesso candidato del Partito Democratico. La sconfitta di Vincenzo Bianconi ha portato il Movimento a dichiarare non più percorribile tale percorso di alleanze col centrosinistra su scala locale. I 5 Stelle si sono fermati al 7,41%.
Elezioni regionali 2020, si inizia da Emilia Romagna e Calabria
Nel corso del 2020 saranno 8 le regioni in totale chiamate al voto. Dopo l’Umbria gli occhi saranno puntati sull’Emilia Romagna. Sarà infatti la prima delle regioni in cui si apriranno i seggi: l’appuntamento è fissato per domenica 26 gennaio 2019. È di centrosinistra il presidente uscente: Stefano Bonaccini. Quasi certa la candidatura autonoma dell’esponente del M5S: a breve si dovrebbe conoscere il nome. Il centrodestra, invece, punta sulla senatrice leghista Lucia Bergonzoni.
Sempre entro fine gennaio, ma la data non è ancora ufficiale, è previsto il voto in Calabria. Anche qui sarà il presidente uscente a rappresentare il centrosinistra: Mario Oliverio. Situazione incerta sia in casa 5 Stelle che nel centrodestra. Possibile divergenza tra Forza Italia che intende puntare su Mario Occhiuto e la Lega che sta valutando altre possibili candidature dello schieramento moderato.
Tutte le regioni in cui si vota nel 2020
Oltre a Emilia Romagna e Calabria, ci saranno dunque altre 6 regioni che eleggeranno nel corso del 2020 il nuovo presidente ed i nuovi consigli regionali. Si tratta di Campania, Puglia, Toscana, Marche, Veneto e Liguria.
Le ultime due sono governate dal centrodestra che in entrambi i casi dovrebbe riproporre i presidenti uscenti: rispettivamente Luca Zaia e Giovanni Toti. Rispetto alle altre regioni sono in corso, secondo quanto emerge dalle indiscrezioni, valutazioni tra i leader di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Ognuna delle forze politiche, anche in base al proprio peso, proporrà agli alleati la propria idea rispetto al candidato da proporre alla presidenza della singola Regione.
L’esito delle elezioni regionali, già a partire dall’appuntamento in Emilia Romagna del 26 gennaio prossimo, condizionerà fortemente la stabilità del governo. Salvini punta a delegittimare sul piano politico l’alleanza che ha dato vita al governo Conte bis inanellando nuovi successi. Pd e Movimento 5 Stelle sperano dal canto loro di riuscire a guadagnare terreno anche grazie all’azione di governo ed eventualmente riuscire ad invertire la tendenza che nelle ultime elezioni ha visto in molti casi la vittoria della coalizione di centrodestra.
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