Chi assume un lavoratore domestico, colf o badante, è tenuto al versamento dei contributi Inps in suo favore. Tale pagamento va erogato in base a 4 scadenze e avviene dunque a cadenza trimestrale. Ecco i termini del versamento:
- 1° trimestre: dal 1° al 10 aprile;
- 2° trimestre: dal 1° al 10 luglio;
- 3° trimestre: dal 1° al 10 ottobre;
- 4° trimestre: dal 1° al 10 gennaio.
Contributi Inps lavoratori domestici: come si effettua
Il pagamento si effettua tramite bollettino Mav che si inoltra all’Inps oppure tramite apposita procedura telematica. Nel caso in cui l’ultimo giorno utile relativo alla scadenza trimestrale cadesse di giorno festivo, il termine slitta al primo giorno lavorativo utile successivo. Si ricorda inoltre che il datore di lavoro che fosse in credito per versamento di contributi in eccesso può chiedere il rimborso. Nell’eventualità in cui il versamento fosse mancante, invece, il datore sarà sanzionato a livello pecuniario come stabilito dall’Istituto di previdenza.
Importo contributi Inps colf e badanti: come si calcola
Come si calcola l’importo dei contributi da versare? Quest’ultimo si costituisce di varie voci e tra queste spicca la retribuzione oraria, la quota di tredicesima, le ore di contributi da computare nel trimestre di riferimento, l’orario settimanale retribuito. Sotto quest’ultimo aspetto, come ricorda Il Sole 24 Ore, bisogna considerare che per le settimane con più di 24 ore il contributo risulta essere fisso, mentre per le settimane lavorate per meno di 24 ore il contributo va calcolato in base a determinati scaglioni stabiliti in base alla retribuzione oraria effettiva. Oltre a tutte queste voci spicca anche il contributo di finanziamento per l’assistenza sanitaria, che per il datore di lavoro è pari a 0,02 euro, nonché il contributo Cuaf (Cassa Unica Assegni Familiari), che può esserci o meno. L’importo è determinato anche dalla tipologia di contratto: la variazione può esserci se il lavoratore domestico è assunto con contratto a tempo determinato o indeterminato.
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Deduzione colf e badanti: importo
In merito alla deduzione fiscale, bisogna inoltre sapere che i datori di lavoro possono dedurre tali contributi dal reddito fino a una soglia massima ammontante a 1.549,36 euro.
In caso di cessazione del rapporto lavorativo, il lavoratore domestico ha diritto al versamento contributivo correlato alle ferie non godute, nonché alla liquidazione.
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