Riccardo Nencini (PS) a TP: “attesa per il congresso PD, ma diamo un’anima alla sinistra riformista

Pubblicato il 13 Agosto 2009 alle 09:39 Autore: Lorenzo Pregliasco

[ad]Quindi lei non crede che ci sia stata, negli anni Ottanta, quantomeno una contiguità di convenienza?

«Vede, a quel tempo c’era chi sosteneva che la tv commerciale non dovesse esserci, e voleva la tv di stato senza telecomando: per esempio il Pci».

La questione forse andrebbe posta in altri termini: non monopolio pubblico contro apertura ai privati, ma monopolio pubblico contro duopolio Rai-Mediaset. Questo, almeno, dice la storia.

«Sì, ma la storia degli inizi. Quando la posta in palio era il diritto di cittadinanza dell’emittenza televisiva privata nel nostro Paese».

Storia degli inizi ma anche cronaca di oggi. E non sono intervenute riforme, per esempio neanche quando il suo partito, segretario, ha avuto responsabilità di governo: dal 1996 al 2001 e dal 2006 al 2008.

«Sa qual è stato l’ultimo ministro socialista? Angelo Piazza, alla Funzione pubblica con D’Alema, dieci anni fa. Nell’ultimo governo Prodi avevamo un sottosegretario e una decina di parlamentari, se ci sono state responsabilità vanno ripartite proporzionalmente con chi aveva dieci o venti volte i nostri deputati. Del resto sono cronaca recente le polemiche nel PD anche sulla mancata legge sul conflitto d’interessi».

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L'autore: Lorenzo Pregliasco