Plastic tax e sugar tax in arrivo: importo e come funziona la nuova imposta
Plastic tax e sugar tax in discussione in questi giorni: come funzioneranno? quanto costeranno agli italiani? quali sono le stime di incasso del Governo?
Nel mare magnum di tasse e nuovi balzelli previsti dagli ultimi provvedimenti dell’esecutivo in carica, non possono non essere richiamate e ricordate anche la “plastic tax” e la “sugar tax“. Vediamo allora di fare il punto su queste due nuove imposte, evidenziandone importo e funzionamento.
Plastic tax e sugar tax: costi e guadagni per l’Erario
Sugar e plastic tax, secondo fonti governative, sono confermate e restano quindi nella legge di bilancio 2020. Così si apprende dagli esiti del vertice di maggioranza di martedì scorso, conclusosi positivamente. Secondo le stime del Mef, in particolare, la sugar tax comporterebbe per le casse dello Stato un guadagno di circa 200 milioni di euro nel prossimo anno; per quanto attiene invece la plastic tax l’esecutivo stima entrare molto maggiori, pari a circa 1 miliardo di euro. Ma che cosa sono, in concreto, plastic tax e sugar tax?
Con la plastic tax, il Governo intende un’imposta sul consumo dei manufatti con singolo impiego, che hanno o sono destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari.
L’imposta è fissata nella misura di 1 euro per chilogrammo di materia plastica e non è dovuta per i prodotti compostabili (ovvero i prodotti ecompatibili di cosiddetta bioplastica). È chiaro che la plastic tax, così come configurata, avrà un’amplissima applicazione pratica, visto l’utilizzo assai comune del materiale plastico nelle merci. Sul piano delle finalità della scelta della plastic tax, il Ministro dell’Economia Gualtieri ha precisato inoltre che non si tratterebbe di “Un’imposta generalizzata sulla plastica, materiale di cui difficilmente riusciremo a fare a meno, ma ha l’obiettivo di limitare l’impiego di oggetti che usi una volta e rimangono nell’ambiente per centinaia di anni”.
Per quanto attiene alla sugar tax, invece, si tratterebbe di un’imposta sul consumo di bevande con zuccheri aggiunti. Così si legge nel testo in discussione in questi giorni.
In particolare, sarebbe “istituita una imposta sul consumo delle bevande analcoliche“, vale a dire “i prodotti finiti e i prodotti predisposti per essere utilizzati come tali previa diluizione, rientranti nelle voci NC 2009 e 2202 della nomenclatura combinata dell’Ue, condizionati per la vendita, destinati al consumo alimentare umano, ottenuti con l’aggiunta di edulcoranti e aventi un titolo alcolometrico inferiore o uguale a 1,2 per cento in volume“.
Per quanto attiene al costo dell’imposta sugar tax, esso sarebbe pari a 10,00 euro per ettolitro, per i prodotti finiti; e pari a 0,25 euro per chilogrammo, per i prodotti predisposti ad essere utilizzati previa diluizione. Queste le indicazioni emerse dalla discussione sulla manovra, in corso in quest’ultimo periodo. Vedremo a breve se vi saranno aggiustamenti o correzioni all’impianto generale o se, invece, i tratti essenziali di sugar tax e plastic tax resteranno invariati.
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