Pensioni ultime notizie: mini aumento 2020, scontro governo-sindacati
Pensioni ultime notizie: continua lo scontro tra governo e sindacati sulla mini rivalutazione dei trattamenti previdenziali compresi tra 1.522 e 2.029 euro.
Pensioni ultime notizie: continua lo scontro tra governo e sindacati sulla mini rivalutazione dei trattamenti previdenziali compresi tra 1.522 e 2.029 euro.
Pensioni ultime notizie: tre euro in più all’anno
Gli assegni previdenziali di importo compreso tra 1.522 e 2.029 euro subiranno un innalzamento di tre euro all’anno per la rivalutazione delle pensioni prevista dalla prossima manovra. Infatti, con la Legge di Bilancio per il 2020, si prevede di riportare al 100% la percentuale di adeguamento all’inflazione delle pensioni di tre-quattro volte superiori al trattamento minimo ora fissata al 97%. Tuttavia, come si diceva, la modifica porterà nelle tasche di circa 2,8 milioni di pensionati non più di 25 centesimi al mese, appunto, tre euro all’anno.
La cifra è in effetti molto modesta. Dal canto loro, i sindacati non hanno esitato a parlare di una vera e propria “elemosina”. Quindi, le associazioni di categoria hanno organizzato una manifestazione a Roma il prossimo 16 novembre per chiedere non solo la rivalutazione piena per tutte le pensioni ma anche la previsione della quattordicesima per chi riceve un assegno di importo compreso tra mille e 1.500 euro.
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Una rivalutazione “imbarazzante”
Particolarmente dure le parole pronunciate dai leader dei sindacati confederati nell’annunciare la protesta che si terrà tra poco meno di due settimane nella Capitale. Per esempio, Ivan Pedretti, vertice della Cgil-Pensionati, ha voluto ricordare che “negli ultimi sette anni di blocco della perequazione i pensionati hanno lasciato allo Stato 44 miliardi”. Parla poi di una “rivalutazione imbarazzante” Domenico Proietti della Uil che precisa: “abbiamo chiesto di tornare alla rivalutazione pre Monti-Fornero”. Infine, “noi chiediamo che il governo garantisca il potere d’acquisto a tutte le pensioni anche se in materia decrescente in base all’importo della pensione ma comunque minimo al 75%” ha dichiarato Patrizia Volponi della Cisl.
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