Intenzioni di voto, caso Arcelor-Mittal, razzismo e proiezioni Emilia Romagna. Sono questi gli argomenti caldi trattati dagli ultimi sondaggi elettorali TP realizzati per Coffee Break su La7 tra il 6 e 7 novembre.
Iniziamo dalle intenzioni di voto che vedono un’ulteriore crescita della Lega. Il partito di Salvini, rispetto alla precedente rilevazione, guadagna lo 0,7 e sfiora il 36%. Un consenso ben al di sopra di quello ottenuto alle ultime europee. I nostri sondaggi elettorali rilevano un Pd al 18,5% che ruba voti ai partitini di sinistra ma anche allo stesso Movimento 5 Stelle, che crolla al 15,8 dal 17,1% di due settimane fa.
Nel centrodestra sorride Fratelli d’Italia che incrementa il proprio bottino di voti salendo al 9,3%. Italia Viva, grazie alla grande esposizione mediatica del suo leader, supera Forza Italia attestandosi al 5,9%. Gli azzurri di Berlusconi rimangono invece al palo al 5,5%. Tutti sotto la soglia di sbarramento del 3% gli altri partiti dai Verdi a LeU passando per Siamo Europei e Cambiamo di Toti.
“Se si votasse oggi – commenta Gianluca Borrelli, fondatore e presidente di Termometro Politico – il centrosinistra otterrebbe poco più del 30% dei consensi mentre il centrodestra supererebbe il 50%. Con questi voti Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia potrebbero governare anche se si facesse una legge elettorale con il proporzionale”.
Sondaggi elettorali TP: gli altri temi
Dopo i recenti casi Segre, a cui è stata garantita una scorta dopo alcune minacce nei suoi confronti, e Balotelli, vittima di buu razzisti durante il match contro il Verona, si è tornato a parlare di allarme razzismo e antisemitismo in Italia.
Un allarme che viene percepito dal 32,5% degli italiani che chiedono una reazione ed invitano i concittadini ad essere meno tolleranti con gli intolleranti. Il 16,9% degli intervistati condivide l’allarme razzismo e antisemitismo che però “andrebbe combattuto con politiche socio economiche e non con la repressione delle idee”. Un italiano su due afferma invece di non vedere alcun allarme in questo senso: di questi il 12% dichiara che tutto gli pare come prima “forse c’è ora più sensibilità sul tema”, il 38,3% considera questo allarme “un argomento usato da chi non vuole si parli di alcuni problemi, come l’immigrazione”.
Altro caso che tiene banco in questi giorni riguarda il dietro front di Arcelor Mittal sull’Ilva. Per il 39,7% il passo indietro della società è colpa del governo attuale che ha cancellato lo scudo penale. Il 15,2% accusa invece il governo giallo verde che aveva tolto l’immunità penale nel decreto Crescita mentre il 10,9% indica come colpevoli gli esecutivi Renzi e Gentiloni che avevano deciso lo scudo penale per Arcelor Mittal. Infine c’è un 19,2% che punta il dito contro l’azienda che “mirerebbe solo al profitto senza preoccuparsi della bonifica ambientale”.
Uno dei cartelli dei sondaggi elettorali TP ha come oggetto la plastic tax. Agli intervistati è stato chiesto qual è secondo loro la finalità di questo balzello. Per il 45,4% serve per “convincere i consumatori a cambiare le proprie abitudini” mentre per il 40,1% “si tratta solo di un modo come un altro per mettere le mani nelle tasche degli italiani, celandosi dietro alla scusa dell’emergenza ambientale”.
Infine, l’ultima slide dei sondaggi elettorali Tp è dedicata alle elezioni regionali in Emilia Romagna che si terranno il prossimo anno e che rappresentano per molti il vero banco di prova del governo giallo rosso. Secondo le nostre proiezioni basate sia sul trend umbro che su quello nazionale, il centrodestra è avanti di 3-4 punti sul centrosinistra.
Sondaggi elettorali TP: nota metodologica
I sondaggi elettorali sono stati realizzati tra il 6 e il 7 novembre con metodo CAWI su circa 2300 soggetti.
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