Sondaggi elettorali Tecné: regionali Emilia Romagna, gli scenari
I sondaggi elettorali Tecnè hanno preso in esame tre scenari per le regionali in Emilia Romagna: uno con il M5S, uno senza e uno con un accordo Pd-M5S
L’Umbria è oramai un ricordo lontano. Tutti i riflettori sono adesso puntati sull’Emilia Romagna. Benché all’appuntamento elettorale manchino ancora due mesi e mezzo, Pd e Movimento 5 Stelle sanno che una sconfitta in una delle terre rosse per eccellenza potrebbe portare alla caduta del governo. Lo sa bene anche Matteo Salvini che ha già iniziato a battere palmo a palmo la regione, paese per paese. Una strategia che lo ha portato a stravincere, insieme ai suoi alleati Berlusconi e Meloni, le regionali umbre.
In Emilia Romagna, il centrodestra corre unito e appoggia la candidatura della senatrice leghista Lucia Borgonzoni. Dall’altra parte, il Pd è pronto a dare battaglia sostenendo il bis del governatore uscente Stefano Bonaccini. L’esito del risultato è un’incognita ed è appeso anche a quanto deciderà di fare il Movimento 5 Stelle. Appoggerà un suo candidato? Non si presenterà alle elezioni come filtra da alcune indiscrezioni apparse sui quotidiani nei giorni scorsi? Oppure deciderà di sostenere Bonaccini?
Al momento del doman non v’è certezza. Tutti e tre gli scenari sono realizzabili. E così Tecné ha deciso di testarli nei suoi consueti sondaggi elettorali del lunedì per Quarta Repubblica. I risultati sono andati in onda l’11 novembre e presentano alcune sorprese. Innanzitutto il centrosinistra è dato in vantaggio in tutti e tre gli scenari presi in esame, a dispetto delle ultime proiezioni, tra cui la nostra, che danno il centrodestra leggermente avanti.
Non solo. Lo scenario due, quello che vede il Movimento 5 Stelle appoggiare il candidato di centrosinistra, dà Bonaccini con un vantaggio di quattro punti su Borgonzoni (51 contro 47). Il distacco scende a due punti con i Cinque Stelle che decidono di non presentarsi alle elezioni. Lo scenario che presenta più incognite sul voto finale è però il primo: i pentastellati presentano un proprio candidato raccogliendo il 7% dei voti. In questo caso ad essere penalizzato sarebbe Bonaccini che vedrebbe il consenso nei suoi confronti scivolare al 46% con la candidata di centrodestra ad un solo punto.
Scenari, va detto, che devono essere presi con le pinze, in quanto anche alle precedenti regionali umbre centrosinistra e centrodestra erano dati con un distacco di pochi punti. Poi, ad urne chiuse, il risultato è stato assai diverso.
I sondaggi elettorali di Tecnè si chiudono con le intenzioni di voto nazionali. La Lega cresce ancora, seppur di poco, dal 34,4 al 34,5%. Il Partito Democratico cala dello 0,5 al 18,7%. Il Movimento 5 Stelle fa peggio e perde quasi un punto attestandosi al 16,9%. Fratelli d’Italia incrementa ancora il proprio consenso e sale al 9,2%. Rimane stabile invece Forza Italia all’8,1%. Italia Viva vale più della metà del partito di Berlusconi (4,5%). Sotto il 2% tutte le altre forze politiche, da +Europa ai Verdi passando per LeU e Siamo Europei.
Sondaggi elettorali Tecné: nota metodologica
Campione di 800 casi, rappresentativo della popolazione maggiorenne in Emilia Romagna, articolato per sesso, età, provincia. Estensione territoriale: intero territorio regionale. Interviste effettuatte tra il 9 e 10 novembre 2019 con metodo cati-cawi. Margine di errore +-3,5%. Totale contatti 3871, rifiuti 3071.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it