Legge di Bilancio 2020: presentato circa un migliaio di emendamenti alla Camera. La maggior parte chiaramente proviene dai banchi dell’opposizione, 150 però sono firmati da esponenti del Pd, a questi ne vanno sommati altri 58 targati Italia Viva.
Legge di bilancio: in che direzione si muovono le proposte di modifica?
In questa enorme mole di proposte di modifica al testo della Legge di Bilancio per il prossimo anno, si possono distinguere due snodi principali: da una parte gli emendamenti che vorrebbero ammorbidire i provvedimenti anti-evasione, dall’altra, quelli che intendono alleggerire le nuove disposizioni per le imprese, soprattutto, in materia di evasione Irpef sulle ritenute dei lavoratori. Tuttavia, le proposte di modifica presentate riguardano svariati argomenti: per esempio, molte deputate della maggioranza richiedono l’abbassamento dell’Iva sugli assorbenti e tutti i prodotti igienici e sanitari dedicati alle donne dal 22% al 10%.
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Lotta all’evasione fiscale meno rigida?
Tra gli emendamenti, a maggior ragione perché presentato da Italia Viva (che sostiene il governo Conte), spicca quello che vorrebbe intervenire sull’articolo 39 del decreto fiscale collegato alla manovra. Quest’ultimo prescrive un inasprimento delle sanzioni penali per i reati fiscali: il partito di Renzi propone di sopprimere la misura per cui arresti e confische potrebbero scattare per i contribuenti con gli accertamenti fiscali ancora in corso. Sulla stessa linea, il Pd chiede l’estensione della Pace Fiscale mentre dalla Lega si vorrebbe riaprire la stagione della rottamazione delle cartelle esattoriali e delle sanatorie sulle liti pendenti.
Legge di Bilancio: proroga per sanzioni ai commercianti
Più parti politiche hanno presentato emendamenti che propongono una proroga al primo di luglio 2020 per quanto riguarda l’applicazione delle sanzioni agli esercenti che non accettano il codice necessario ai clienti per partecipare alla lotteria degli scontrini. La proroga delle sanzioni relative all’obbligo di installare il seggiolino anti-abbandono è stata proposta da Pd e Movimento 5 Stelle che vorrebbero allungare i tempi, rispettivamente, fino al 6 marzo e al primo giugno 2020.
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