Ossigeno su Marte nel cratere Gale, dove si trova e dettagli
Ossigeno su Marte nel cratere Gale: la Nasa ha individuato indizi della presenza di ossigeno. Cosa ha prodotto la ricerca e a cosa si lavora.
Più che di ossigeno è opportuno parlare di indizi della presenza di ossigeno su Marte (qui una nostra notizia con una bufala su Marte girata qualche mese fa). La scoperta si deve al laboratorio Nasa Curiosity attivo dall’agosto 2012. In particolare l’osservazione è avvenuta al di sopra del cratere Gale.
Ossigeno su Marte, dettagli
Come si è arrivati sino a tale informazione? Gli strumenti del laboratorio Curiosity hanno misurato negli ultimi tre anni marziani, pari a circa sei anni terrestri, i cambiamenti stagionali dei gas nel cielo sopra il cratere Gale.
Sono state individuate variazioni stagionali di molecole di ossigeno, considerato sulla Terra sinonimo di vita. Le analisi sono state fatte dal laboratorio di Curiosity, Sam (Sample Analysis at Mars). I risultati del lavoro di ricerca, la cui missione è coordinata da Melissa Trainer del Goddard Space Flight Center della Nasa, sono stati pubblicati sul Journal of Geophysical Research: Planets. Da quanto emerge l’ossigeno marziano sembra comportarsi come il metano con livelli bassi nel periodo invernale, sotto l’1%, e superiore in primavera e d’estate.
Le parole degli esperti
“Abbiamo visto questa sorprendente correlazione tra l’ossigeno molecolare e il metano per buona parte dell’anno marziano, e ci ha sorpreso molto” ha dichiarato Sushil Atreya, dell’Università americana del Michigan, ad Ann Arbor, tra gli autori dello studio. Come riportato sia dall’Ansa che dal quotidiano Il Messaggero l’esperto ha continuato: “I due fenomeni devono essere collegati, ma non so dire in che modo. Nessuno lo sa al momento”.
“Stiamo considerando tutte le ipotesi, anche se al momento non esistono prove di attività biologica su Marte” è stata la conclusione. Curiosity non ha gli strumenti per sciogliere il dubbio. Maggiori dettagli potranno arrivare dalle prossime missioni programmate per il 2020: ExoMars 2020, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Mars 2020 della Nasa. Queste ultime si metteranno alla ricerca di tracce di possibili forme di vita, presente o passata, su Marte.
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