Ricchezza delle famiglie, come cambia in 10 anni e da regione a regione – infografiche
Ricchezza delle famiglie, in Trentino il patrimonio pro capite è tre volte quello in Calabria. Cresce il rapporto tra ricchezza e reddito
L’Italia non è ancora tornata ai redditi del 2008, è l’unico Paese d’Europa a non avere ancora recuperato quei numeri.
E a livello di ricchezza come andiamo? Ovvero di patrimonio, sia immobiliare e reale sia finanziario. Da sempre è un punto di forza della nostra economia. Abbiamo una ricchezza che supera di 8 volte il nostro reddito.
Ma come è cambiata nel tempo? Secondo l’Istat la ricchezza pro-capite è leggermente aumentata, ma non dappertutto e non ovunque allo stesso modo.
La nostra infografica mostra le differenze nel tempo e a livello geografico.
È il Trentino Alto Adige la regione con la maggiore ricchezza pro capite, 254.100 euro a testa, in crescita di 20 mila euro rispetto al 2008. I più poveri sono i calabresi, con 83.600 euro a testa in media. Anche qui però c’è stato un miglioramento in nove anni, di circa 8 mila euro.
Nel 2008 tra l’altro ad avere il maggiore patrimonio erano in realtà i liguri, con 249.400 euro a testa.
Che sono poi scesi di 5 mila euro. A perdere ricchezza anche emiliani, toscani, laziali. In quest’ultimo caso parliamo di 30 mila euro in meno rispetto al 2008.
Sono queste le regioni che i sono impoverite a livello di patrimonio. Ma il gap tra Nord e Sud rimane pressoché intatto. Quelle più povere sono tre volte meno ricche delle più benestanti
Ricchezza delle famiglie, cresce il rapporto tra ricchezza e reddito – infografiche
In generale è cresciuto il rapporto tra la ricchezza e il reddito. Non è una cosa positiva, in realtà, anche perché origina più che altro da un calo dei redditi da lavoro. Siamo sempre più un Paese di rentier, di proprietari di case che sono spesso in realtà invendibili e valgono molto meno di quello che pensiamo.
Non stupisce che sia la regione con più anziani, la Liguria , quella con il secondo rapporto maggiore tra ricchezza e reddito. Dove si lavora meno perché ci sono più pensionati e ci sono più patrimoni accumulati.
Al primo posto c’è la Valle d’Aosta, con 11,4. Al terzo il Trentino Alto Adige.
All’ultimo ancora una volta la Calabria, con 6,4, tuttavia in aumento. Sicilia e Puglia le altre regioni che rimangono sotto un rapporto di 7.
In questo caso il divario tra Nord e Sud è minore. In Piemonte e Friuli sono a livelli simili che in Campania. E l’importanza del grande patrimonio immobiliare di Roma è visibile nel dato laziale. Qui infatti il rapporto tra ricchezza e redditi arriva a 9,8, più che in Lombardia.
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