Con la sentenza n. 383 dell’11 settembre 2019 la Corte di giustizia europea ha stabilito che, nell’eventualità in cui si operi per l’estinzione anticipata dei finanziamenti, si deve seguire una riduzione di tutti i costi dell’operazione. Da questo presupposto è partita la diffida da parte di Movimento Consumatori nei confronti di 9 operatori finanziari specializzati nel credito al consumo.
Estinzione anticipata prestito: MC diffida 9 operatori
I 9 operatori finanziari che operano nella cessione del quinto e nei prestiti personali diffidati dal Movimento Consumatori sono i seguenti:
- Compass Banca S.p.A.;
- Fiditalia S.p.A.;
- Findomestic Banca S.p.A.;
- Prestitalia S.p.A.;
- AGOS Ducato S.p.A.;
- Credem S.p.A.;
- Futuro S.p.A.;
- Pitagora S.p.A.;
- Santander Consumer Bank S.p.A.
Movimento Consumatori ha chiesto a tali soggetti di operare una modifica relativa alle clausole sui contratti di credito ai consumatori, in base a quanto stabilito di recente dalla Corte di giustizia europea.
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Estinzione anticipata prestito e riduzione costi: il comunicato di Movimento Consumatori
Come si legge nel comunicato, le banche e gli altri intermediari sono tenuti a restituire ogni costo anticipato, senza fare distinzione tra quelli connessi alla durata del contratto (i costi recurring, come gli interessi e i costi assicurativi) e i costi che non dipendono dalla durata del finanziamento (come le spese di istruttoria, le commissioni per gli intermediari, e via dicendo).
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Il Movimento Consumatori, tramite il legale dell’associazione Paolo Fiorio, si augura dunque “che gli intermediari diano piena e immediata applicazione alla sentenza della Corte di giustizia, e modifichino immediatamente le condizioni generali di contratto, altrimenti Movimento Consumatori dovrà chiederne l’inibitoria collettiva ai tribunali competenti”. Il legale ricorda infatti che le sentenze della Corte di giustizia sono applicabili con effetti retroattivi e “impongono anche alla Banca d’Italia e all’Arbitro Bancario Finanziario di rispettarne i principi per assicurare una corretta applicazione del diritto dell’Unione europea”.
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Il segretario generale di Movimento Consumatori, Alessandro Mostaccio, fa sapere che “l’estinzione anticipata dei prestiti ai consumatori è una pratica sempre più frequente per i contratti di cessione del quinto ai quali accedono spesso le fasce più deboli della popolazione”, alle quali è preclusa ogni altra via di accesso al credito. I tassi di questo tipo di prestiti sono molto alti e “dipendono proprio dalle commissioni anticipate al momento della conclusione dei contratti”. Sono quindi tassi ingiustificati, soprattutto a fronte dei rischi limitati per i finanziatori che sono coperti dalla cessione e dalla polizza. “Auspichiamo che la sentenza della Corte di giustizia possa contribuire a eliminare queste gravi distorsioni del mercato, rendendolo più trasparente, concorrenziale ed equo per i consumatori”, conclude Mostaccio.
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