Pensioni ultime notizie: abolizione Quota 100, renziani all’attacco
Sul fronte pensioni ultime notizie ruotano sull’abolizione di Quota 100: i renziani fanno la guerra, c’è il rischio di spaccare la tenuta del governo
Sul tema pensioni ultime notizie riportano ancora l’infinita querelle su Quota 100. Italia Viva, il nuovo partito di Matteo Renzi, ne ha ormai fatto una battaglia di principio e punta all’abolizione della misura tramite apposito emendamento. Una richiesta che potrebbe rappresentare un motivo di scontro nella maggioranza, visto che è già arrivato un secco no dal Movimento 5 Stelle e in particolare dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.
Pensioni ultime notizie: Italia Viva contro Quota 100
I renziani, però, non si arrendono, lanciando una bomba a orologeria e spingendo verso modifiche sostanziali, se non proprio l’abolizione effettiva, tramite la presentazione di 230 emendamenti. “Io sono per il no a Quota 100, poiché ritengo sia un’assurdità stanziare 20 miliardi di euro per mandare in pensione 150 mila persone”, ha ribadito il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che poi ha anche spiegato che avrebbe utilizzato quelle risorse investendole in altri settori e misure, come ad esempio la riduzione delle tasse sul lavoro, prendendo risorse anche dal reddito di cittadinanza, altra misura ricca di lati negativi secondo l’opinione di Renzi e dei renziani.
Abolizione Quota 100, cosa comporterebbe
Pensioni ultima ora – Il piano di Italia Viva sembra però destinato a finire male: Italia Viva è praticamente l’unico partito della maggioranza a voler eliminare nell’immediato Quota 100 o a modificarla drasticamente. Contrari M5S e PD la cui linea prevede di lasciare in vigore la misura sino alla scadenza naturale. Mentre eliminarla anzitempo porterebbe anche la creazione di nuovi esodati. Già lasciare Quota 100 sino a scadenza naturale comporterà una sorta di scalone che si vorrebbe evitare con nuove soluzioni di uscita anticipata (qui l’opinione di Cottarelli, qui quella di Boeri). L’unica alternativa sarebbe dunque una modifica finalizzata al risparmio delle risorse, come ad esempio un allungamento delle tempistiche delle finestre mobile, ipotesi appoggiata anche da Elsa Fornero, contraria comunque anche lei alla cancellazione della misura prima del termine fissato al 31 dicembre 2021.
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