Contratto affitto: canone di locazione in contanti, quando si può pagare

Pubblicato il 20 Novembre 2019 alle 09:54 Autore: Daniele Sforza

Il contratto affitto prevede il pagamento anche in contante? Ecco tutte le condizioni in cui si può pagare cash il canone di locazione al proprietario.

Contratto affitto canone di locazione in contanti
Contratto affitto: canone di locazione in contanti, quando si può pagare

Si stipula il contratto di affitto e alla fine ci si accorda con il proprietario sul fatto che il pagamento del contratto di locazione dovrà avvenire in contanti. Ma è possibile o serve una tracciabilità del pagamento? C’entra qualcosa la nuova norma che limita l’utilizzo del contante? Cominciamo innanzitutto col dire che il pagamento in contanti dell’affitto è permesso. Vediamo come funziona e in quali casi non è consentito.

Contratto affitto: si può pagare in contanti

Dunque, abbiamo chiarito il fatto che un inquilino può pagare in contanti l’importo previsto dal contratto di affitto al proprietario dell’immobile in cui vive. Non sono previste sanzioni o violazioni fiscali per chi paga in contanti, ma l’inquilino deve ricordarsi comunque di farsi dare una quietanza di pagamento che attesti per l’appunto che il pagamento è avvenuto, con tanto di riferimento al periodo.

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Contratto affitto: quando non si può pagare in contanti

Si ricorda però che la Legge di Bilancio 2020 ha decretato l’abbassamento del limite dell’uso del contante (da 3.000 euro a 2.000 euro): il provvedimento entrerà in vigore nel luglio del prossimo anno, mentre a partire dal 1° gennaio 2022, il limite sarà ulteriormente abbassato a 1.000 euro. Questo significa che se il contratto di affitto prevede un importo da pagare inferiore alla cifra di 2.000 euro (fino al 31 dicembre 2021) allora si potrà pagare senza problemi. In caso contrario il pagamento dovrà avvenire solo tramite metodo tracciabile e quindi per mezzo di bonifico, assegno, carte, e via dicendo.

Le sanzioni previste

Se l’affitto supera i 2.000 euro e dopo il 1° luglio 2020 si continua a pagare in contanti, allora si può andare incontro a sanzioni, che consistono in una multa pecuniaria che varia dall’1% a un massimo del 40% sull’importo versato in contanti. Nessuno dei due contraenti è fuori pericolo nel caso di una transazione di questo tipo: a commettere la violazione, infatti, è sia il proprietario che l’inquilino. Pertanto possono essere sanzionati entrambi.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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