Visita fiscale Inps: aumentano i lavoratori malati ma diminuiscono i controlli, almeno per il settore privato. Questo è quanto emerge dall’ultimo dossier dell’Osservatorio dell’ente sul Polo unico di tutela della malattia, cioè l’organo che monitora il fenomeno dell’astensione dal lavoro per malattia.
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Stando ai dati registrati dall’Inps nel terzo trimestre del 2019, le visite fiscali hanno subito un netto aumento tra i dipendenti pubblici: +11,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Diametralmente, si rileva un evidente calo dei controlli nel settore privato (-6% circa). In generale, sono 7.500 le visite fiscali in meno rispetto alle 130mila condotte nel terzo trimestre 2018.
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Più “diffidenza” nel settore pubblico
Ogni giorno, vengono controllati 830 dipendenti privati e 500 pubblici. Per questi ultimi solo il 24% delle visite fiscali sono disposte d’ufficio (mentre nel settore privato il dato arriva al 62%); molto spesso, nel pubblico, la diffidenza dei datori di lavoro viene ripagata guardando ai dati: su 100 dipendenti pubblici in malattia 28 vengono ritenuti idonei al lavoro dopo la visita fiscale (nel privato sono solo 17 su 100).
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Crescono i certificati (ma non aumentano i giorni)
Diametralmente, crescono i certificati medici nel terzo trimestre 2019: nel settore pubblico si parla di un incremento del 7,3% (755mila in più), nel settore privato l’aumento è stato del 6,2% (2,671 milioni). Tuttavia, anche se crescono i certificati, non subiscono un incremento significativo i giorni di malattia; tra luglio e settembre 2019, sono stati 22,142 milioni: incremento del 4,9% nel settore pubblico e del 5,3% nel settore privato.
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