Il partito di Matteo Renzi, Italia Viva, è fortemente orientata per l’abolizione immediata di Quota 100 O comunque punta ad un impianto strutturale di modifiche della stessa Quota 100. Sul tema ha parlato il viceministro dello Sviluppo Economico, Stefano Buffagni. Il deputato M5S, ospite alla trasmissione Tagadà su La7, ha affermato di non capire le intenzioni di Renzi, perché qualora Quota 100 venisse davvero abolita si andrebbero a creare nuovi esodati, proprio quelli che creò la Fornero con la riforma del 2011 e con tutte le conseguenze che sappiamo.
Pensioni ultime notizie: abolizione Quota 100, parlano Buffagni (M5S) e Migliore (Italia Viva)
“Non capisco perché Renzi debba sembrare la Fornero e creare degli esodati”, ha affermato Buffagni. L’ultimo a parlare di Quota 100 dalle parti di Italia Viva è stato Gennaro Migliore: “Su Quota 100 facciamo semplicemente osservare quello che sta producendo questa misura attualmente: e adesso cosa sta producendo Quota 100? Una drammatica carenza di medici, ad esempio”. Pertanto, “per chi ha lavorato duramente è giusto andare in pensione prima, tant’è che noi avevamo fatto l’Ape social, ma se in pensione ci va qualcuno che subito dopo fa un’altra attività è diverso. Le risorse di Quota 100 vanno sottratte a chi in pensione ci deve andare o forse non ci andrà mai, che sono le attuali generazioni”. Migliore spiega poi che Quota 100 “riguarda 100-150 mila persone” e “noi abbiamo immobilizzato diversi miliardi che potevano essere utilizzati per investire sulla riduzione del carico fiscale, allargando il cuneo fiscale, raddoppiando i 3 miliardi che sono stati impiegati attualmente”.
Pensioni ultime notizie: anche l’Ocse parla di Quota 100
Anche l’Ocse ha recentemente citato Quota 100, analizzando la situazione economica dell’Italia. A parlare è stata Laurence Boone, capoeconomista dell’Organizzazione, che però ha anche menzionato debito pubblico ed età pensionabile. Per Boone occorre mettere il debito pubblico “su una traiettoria discendente sostenibile, che sostenga al tempo stesso la crescita”. Così si invita ad attuare “un programma di bilancio credibile sul medio termine e di riforme strutturali ambiziose”, come ad esempio “passare in rassegna le spese, per razionalizzarle, rivedendo le modifiche sulle regole di prepensionamento adottate nel 2019”.
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