Pensioni ultima ora – Il tema previdenziale e l’impulso dato all’ok di Quota 100 da parte del governo giallo-verde di cui ha fatto parte la Lega restano dei forti cavalli di battaglia per Matteo Salvini. Ancora una volta il leader del centrodestra ha voluto sottolineare il ruolo giocato nell’approvazione alla misura di pensione anticipata attualmente in vigore che dà la possibilità di andare in pensione ai lavoratori con i seguenti requisiti: 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Ricordiamo che la misura, approvata dal Governo Conte I, è temporanea e resterà in vigore nel triennio 2019-2021.
Pensioni ultima ora, il futuro del governo
Salvini è tornato a parlare di pensioni nel corso di uno degli incontri elettorali in Emilia Romagna, dove domenica 26 gennaio 2019 gli elettori eleggeranno il nuovo consiglio regionale. Una sfida da molti ritenuta decisiva anche per le sorti l’esecutivo in carica: il centrodestra con l’eventuale vittoria in Emilia Romagna e Calabria potrebbe infatti assestare un colpo definitivo sulla permanenza del Governo in carica composto da M5S, Pd, LeU e Italia Viva.
Salvini e le parole agli elettori incontrati in Emilia Romagna
Salvini, come riportato dal sito ilpiacenza.it, durante uno dei più recenti incontri in Emilia ha detto di aver «trovato molte persone incazzate con il Governo. Imprenditori, artigiani, commercianti, agricoltori soffocati dalla burocrazia. Un pescatore mi ha detto che quando esce in mare deve compilare 19 registri. Questo Governo è contro l’iniziativa privata. Tante tasse. I pensionati sono incazzati: il Governo gli ha aumentato le pensioni di 3 euro l’anno. Noi, con la Quota 100, abbiamo liberato 205mila persone dal giogo della Fornero. La sinistra che rispetto è quella di mio padre e di mio nonno, quella che si occupava di operai, lavoro, giustizia sociale. La sinistra non è il Pd né Renzi né le sardine».
Sulla sfida elettorale in corso in Emilia, in cui la candidata del centrodestra Borgonzoni proverà a battere il presidente uscente di centrosinistra Bonaccini, il numero uno della Lega ha commentato: «Il futuro dell’Emilia Romagna è in mano vostra, chi non combatte ha perso, chi non partecipa è uno sconfitto. Arrivate fin dove non posso arrivare io: parlate nelle aziende, con gli amici ecc. Ci danno dei fascisti, dei razzisti, degli evasori. Dicono che siamo pericolosi e aspiranti dittatori. Strani dittatori, perché vogliamo che il popolo voti. Dei pacifisti là fuori impediscono a noi di far votare un popolo».
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it