È noto che gli italiani siano un popolo restio all’innovazione e alle nuove tecnologie. Soprattutto quelle persone che si trovano in una fascia d’età avanzata e sono più abituati alle tradizioni e un po’ allergici ai cambiamenti. Prendiamo ad esempio la gestione del conto corrente. Sono ancora molte le persone che si recano in filiale per avere informazioni sul proprio conto, per richiedere un estratto, conoscere il saldo, fare un bonifico. Anche ai tempi dell’home banking e delle operazioni rapide e immediate tramite app, gli italiani preferiscono ancora il contatto fisico allo sportello bancario, semplicemente perché si fidano di più.
Conto corrente: la tradizione della filiale, la paura del digitale
Quanto detto sopra è il risultato di un’indagine condotta da Simon-Kucher & Partners, riportata dal Sole 24 Ore: la società di consulenza in pricing si è occupata di fare alcune interviste all’uscita delle filiali per capire cosa fanno le persone quando vanno in banca. Generalmente, soprattutto oggigiorno in cui molte filiali si sono date solo a servizi di consulenza specifica su investimenti e quant’altro (mentre gli ATM fanno tutto), l’impressione è che le persone si rechino in banca proprio per chiedere informazioni su un mutuo o per stipulare un finanziamento.
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Un po’ di numeri
E invece non è così: l’80% delle persone intervistate dalla società, infatti, ha risposto che si reca allo sportello bancario per domandare il saldo del conto corrente, o per effettuare bonifici. E solamente un esiguo 18% si reca in banca per chiedere informazioni su investimenti e risparmio.
Il 27% degli intervistati ha affermato di andare in banca una volta alla settimana, mentre il 38% ci va una volta al mese. Per quanto riguarda i tempi di attesa, la media si attesta sui 15-30 minuti.
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Gestione conto corrente tramite app? No, grazie
Se si fa notare che si può gestire il conto corrente tramite l’app, soprattutto per le informazioni più semplici come effettuare un bonifico o, ancor di più, controllare il saldo, la risposta più comune è che ci si sente a disagio o si ha paura di sbagliare (quasi due terzi del campione intervistato ha risposto così). Ma a mancare è anche una vera e concreta motivazione dell’utilizzo di un’applicazione. Soprattutto per chi è abituato a un rapporto diverso con la propria filiale di fiducia: perché devo utilizzare un’applicazione e operare in autonomia? Qual è il vero motivo per cui devo fare tutto da solo?
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