Pensioni ultima ora: Quota 100 e dichiarazione dei redditi, chi deve farla

Pubblicato il 26 Novembre 2019 alle 17:26 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora, la dichiarazione dei redditi cumulabili e incumulabili con la “Pensione Quota 100m per i soggetti già pensionati” e altre info utili.

Pensioni ultima ora: Quota 100 e dichiarazione dei redditi, chi deve farla

Pensioni ultima ora – Quota 100, costantemente al centro del dibattito pubblico, è la misura di pensione anticipata in vigore per il triennio 2019-2021 che consente di andare in pensione ai lavoratori che hanno raggiunto due requisiti: 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Inoltre contiene alcune condizioni collegate ai due requisiti principali: tra queste vi è l’incompatibilità tra Quota 100 e redditi da lavoro con importo superiore ai 5.000 euro l’anno (qui un nostro approfondimento sul tema). Fa riferimento a questo il modulo AP139 “dichiarazione dei redditi cumulabili/incumulabili con la Pensione Quota 100 per i soggetti già pensionati”.

Di incumulabilità dei redditi con Quota 100 parla il comma 3 dell’art. 14 del decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito con la legge 28 marzo 2019, n. 26.

Pensioni ultima ora, modulo AP139 per dichiarazione dei redditi

La norma specifica che la Pensione Quota 100 non sia cumulabile, dal primo giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia, con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro annui lordi.

Pertanto, chi già percepisce la Pensione Quota 100 durante il periodo compreso tra la decorrenza della pensione e il compimento dell’età prevista dalla legge per il pensionamento di vecchiaia, deve presentare la dichiarazione reddituale all’Inps in tutti i casi in cui in un anno ha percepito e/o prevede di percepire:

A. redditi da lavoro autonomo o dipendente incumulabili con la Pensione Quota 100;

B. redditi da lavoro autonomo occasionale superiori a 5.000 euro annui lordi;

C. redditi da lavoro espressamente previsti come non influenti ai fini del divieto di cumulo;

D. redditi derivanti da attività da lavoro svolte in periodi precedenti la decorrenza della Pensione Quota 100 (in questo caso deve essere indicato anche il periodo di svolgimento dell’attività lavorativa che ha prodotto il reddito).

Ulteriori chiarimenti e link documento integrale INPS

Pensioni ultima ora – Sono da considerare redditi da lavoro autonomo quelli comunque ricollegabili ad un’attività lavorativa svolta senza vincolo di subordinazione, indipendentemente dalle modalità di dichiarazione a fini fiscali, ciò in linea con i chiarimenti forniti ai fini dell’applicazione di precedenti disposizioni normative in materia di incumulabilità della pensione con i redditi da lavoro (cfr. circolare Inps n. 197/2003).

Nel documento Inps, scaricabile a questo link, si fa presente che i lavoratori autonomi occasionali che superano i 5.000 euro annui lordi di compensi nel corso dell’anno dovranno dichiarare il reddito percepito nelle stesse modalità del reddito autonomo.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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