Buco nero via Lattea: dove si trova, dimensioni e dettagli
Un buco nero nella Via Lattea fa notizia, soprattutto se è mostruosamente gigantesco. Ecco le dimensioni che vanta e i dettagli noti.
La scoperta ha dello straordinario, non tanto perché c’è un buco nero nella nostra galassia, la Via Lattea, che ne ospiterebbe circa cento milioni, ma per le sue dimensioni, considerate mostruosamente enormi. Presenta infatti una massa 70 volte superiore a quella del Sole, ovvero di 4-5 volte quella considerata finora come dimensione limite per un buco nero di questa tipologia.
Buco nero via Lattea: dimensioni e quanto dista dalla Terra
La scoperta è stata effettuata da un gruppo internazionale guidato dall’Accademia Cinese delle Scienze guidato da Jifeng Liu dell’Osservatorio di Pechino, di cui fa parte anche l’italiano Mario Lattanzi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Il buco nero prende il nome di LB-1, dal nome del gruppo che ha coordinato lo studio, pubblicato oggi su Nature.
I buchi neri che si trovano nella nostra galassia, infatti, hanno una massa che non arriva a superare di 15 volte quella del Sole. LB-1, invece, è mastodontico, visto che la sua massa corrisponde a 70 volte quella del Sole. Ma dove si trova esattamente questo oggetto cosmico la cui natura è ancora ignota sotto molti aspetti alla scienza? A 15 mila anni luce dal nostro pianeta.
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Come si è formato?
Forse non sarà il più grande buco nero mai trovato, ma stando alle teorie sull’evoluzione stellare note finora, “buchi stellari così massicci non dovrebbero nemmeno esistere, perlomeno non nella nostra galassia”, le parole di Lattanzi riportate da Adnkronos, che poi precisa come alcuni indizi che certificano l’esistenza di questi oggetti ci sono, ma provengono da studi differenti, e più precisamente dai “segnali registrati dagli interferometri per onde gravitazionali Ligo e Virgo”, che sono attribuiti alla collisione tra buchi neri molto più massicci dei tradizionali buchi neri stellari.
Sul fenomeno ha parlato anche il coordinatore dello studio, Jifeng Liu, che ha passato la palla “ai teorici, ai quali toccherà spiegare come possa essere avvenuta la formazione di questo buco nero in un ambiente caratterizzato da metallicità analoga a quella del Sole”.
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