Nei sondaggi elettorali di Emg di questa settimana i due partiti in testa, Lega e PD, appaiono in calo, a vantaggio di quelli che seguono.
La Lega scende di due decimi al 32,4%, mentre il PD perde lo 0,3% andando al 19,7%. Il Movimento 5 Stelle invece appare in recupero, in aumento al 16,5%. Questa crescita dello 0,4% tuttavia non consente neanche il ritorno ai pur bassi valori delle europee.
In aumento anche Fratelli d’Italia, che sfiora il 9,9%, grazie a un incremento dello 0,4%. Lo stesso 0,4% che invece Forza Italia perde scendendo al 7,3%.
Il centrodestra nel complesso incrementa il consenso grazie alla comparsa dell’1% di Cambiamo! di Toti, non sondato in precedenza.
Italia Viva è quasi stabile. Guadagna solo lo 0,1% e sale al 5,3%, ma probabilmente non sono ancora evidenti gli effetti delle indagini sulla fondazione Open e sui suoi finanziatori.
Gli altri partiti di centrosinistra sono fermi. La Sinistra è al 2%, mentre i Verdi all’1,3%. Stabile all’1%, anche Azione di Calenda.
+Europa cala invece dello 0,2% all’1,9%. Giù dello 0,8%, all’1,7%, gli altri partiti. con un’astensione misurata al 40,9%.
Su livelli bassi, stabile, la fiducia verso il governo, al 24%. Con il 54% che esprime giudizi negativi.
Coerente con l’opinione su questo governo è anche la risposta sull’alleanza tra PD e Movimento 5 Stelle, che il 62% egli elettori ritiene un matrimonio forzato che non può andare avanti. La pensa così anche il 40% dei pentastellati e il 30% dei democratici.
Un certo consenso lo incontrano le sardine. Il 17% dice che voterebbe alle elezioni un movimento delle sardine. Si arriva al 28% tra gli elettori PD e al 20% tra quelli del Movimento 5 Stelle. Ma anche all’8% tra quelli della Lega. E quest’ultimo dato è forse inaspettato
Sondaggi elettorali Emg, per gli italiani la colpa dei dissesti è della mancata manutenzione
Una parte dei sondaggi elettorali di Emg riguarda le frane e le alluvioni che stanno colpendo l’Italia.
Per gli italiani ci sono pochi dubbi. È colpa dell’uomo, e in particolare delle autorità. Il 54% imputa quanto sta accadendo alla mancata manutenzione, il 21% all’abusivismo edilizio. Solo l’11% ai cambiamenti climatici, che comunque non sono in contraddizione con i fattori precedenti. E solo il 10% alle caratteristiche del territorio.
Burocrazia ed inerzia della politica sono i responsabili del blocco delle opere, rispettivamente con il 38% e il 33% La corruzione segue con il 24%.
E posto che la politica ha gran parte delle colpe, quale politica? Parlando del dissesto delle strade in cima gli italiani mettono le amministrazioni locali, con il 44%, seguite dai governi nazionali, con il 33%. In coda con il 20% i gruppi privati che le gestiscono.
Questi sondaggi elettorali sono stati svolti il 27 novembre 2019 usando un panel telematico che ha coinvolto 1612 casi.
In una versione precedente di questo articolo abbiamo scritto erroneamente che Italia Viva era sceso rispetto alla rilevazione della scorsa settimana, mentre era vero il contrario. Ci scusiamo per l’errore.
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