Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, reduce da una recente caduta a Zagabria dove ha preso parte al congresso del Partito Popolare Europeo, è tornato a commentare la politica nazionale. L’ex premier vuole recuperare il terreno perso dal movimento politico che ha fondato e si proietta nelle prossime sfide che attendono il centrodestra.
Silvio Berlusconi: il ruolo di Forza Italia e il rapporto con l’Europa
Nell’ultima sua intervista rilasciata al Corriere della Sera Berlusconi ha preconizzato che il Governo Conte bis entrerà a breve in crisi e ha parlato del ruolo che deve ritagliarsi Forza Italia. Ci ha tenuto anche a ribadire che in caso di caduta del governo l’unica strada percorribile è quella delle elezioni. «Se il governo cadesse, l’unica strada sarebbero le urne. Non credo che Giorgetti intendesse proporre altre soluzioni o prefigurare maggioranze diverse. In ogni caso noi siamo radicalmente alternativi alle sinistre: da quella di Renzi, da quella di Di Maio e da quella di Zingaretti».
In caso di prossimo governo del centrodestra composto da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ha affermato: «Posso dire però che in quel momento noi, in quanto membri autorevoli del Ppe, la più grande famiglia politica europea, avremo una funzione fondamentale per evitare l’isolamento del nostro Paese». Sui rapporti tra le formazioni politiche italiane, ed in particolare la Lega, con le famiglie europee Berlusconi ha aggiunto: «la collaborazione in sede europea con i sovranisti ragionevoli, come con i conservatori, i liberali e altre forze democratiche alternative alla sinistra, è la strada da seguire. Come noi facciamo in Italia con il pieno sostegno del Ppe».
La risposta di Salvini a Berlusconi
Alle parole di Silvio Berlusconi ha prontamente risposto il segretario della Lega e alleato di centrodestra Matteo Salvini: «Berlusconi? Lo ringraziamo per la premura ma non abbiamo bisogno di garanti».
«Rappresentiamo un terzo del popolo italiano che chiede sicurezza, tutela della bellezza, dell’ambiente. Penso che ci garantiamo da soli. L’Europa dalla Lega non ha nulla da temere, anzi, chi sta affondando il sogno europeo sono gli ideatori di trattati come il Mes» (qui il nostro articolo sulla polemica sul fondo Salva-Stati tra Salvini e Conte).
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