Busta paga: molti lavoratori guardano solo l’importo netto, cioè la somma che materialmente viene accreditata sul conto corrente. Cosa indicano le altre voci?
Il contenuto di alcuni campi presenti nella busta paga dei lavoratori dipendenti è comprensibile già dal nome: in quello relativo al “mese retributivo”, per esempio, è facile capire come sia indicato il periodo a cui si riferisce il pagamento. Allo stesso modo, è chiaro come “tipo rapporto” sia il campo relativo alla tipologia di contratto (determinato o indeterminato) e all’orario di lavoro (tempo pieno o parziale verticale, orizzontale, misto). Stessa cosa per “ruolo”: questo campo contiene la descrizione della mansione svolta.
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Detto ciò, altre voci sono più difficili da interpretare. Di seguito qualche esempio. “Pos.retr”: si tratta della voce relativa all’inquadramento”; “Posizione Inail”: è la voce relativa alla posizione assicurativa Inail; “Matr. Prev.”: qui viene indicata la matricola Inps attribuita all’azienda; “Minimo contrattuale”: indica la retribuzione minima prevista dal CCNL di riferimento; “Contingenza”: si indica l’importo di contingenza, ovvero l’adeguamento al costo della vita, che si applica al livello di inquadramento; “Retribuzione individuale”: è la voce riguardante l’importo relativo al valore delle classi e degli scatti.
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Altre voci talvolta presenti nella “testata” della busta paga sono “Assegno pers.” (indica l’importo degli assegni attribuiti al lavoratore), “Indenn. Posiz.” (sono gli importi previsti per determinati quadri). Poi in tutti i cedolini dei lavoratori dipendenti compaiono le voci “Aliq. Fisc.” che si riferisce all’aliquota massima applicata nel cedolino e “Totale retribuzione” in cui si indica l’importo complessivo degli elementi retributivi.
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I dati riportati nel “corpo” e nel “piede”
Nel “corpo” della busta paga sono presenti voci fondamentali come “Codice”, in cui sono presenti i dati che identificano il documento, e “Quantità” dove si indicano il numero di unità per cui il cedolino viene erogato (giorni, ore di lavoro). Il “piede”, infine, è diviso in diverse sezioni: la prima è relativa alla contribuzione (il totale dei contributi a carico del lavoratore), la seconda è quella riguardante le tasse (Irpef e detrazioni). Alla sezione relativa al Tfr eventualmente seguono quelle sull’Assegno per il Nucleo Familiare (Anf) e e sulla Previdenza complementare.
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