Report: argomenti e anticipazioni di stasera 2 dicembre su Rai 3
Report: gli argomenti e le anticipazioni della nuova puntata che andrà in onda stasera 2 dicembre 2019 alle 21.20 su Rai 3.
La settimana si apre all’insegna dell’approfondimento giornalistico con Report. La nuova puntata della trasmissione, presentata da Sigfrido Ranucci, andrà in onda oggi 2 dicembre 2019 alle 21.20 su Rai 3 con tanti nuovi argomenti d’attualità da analizzare.
Obiettivo del programma è quello di stimolare un equilibrato dibattito sociale su eventi di cronaca particolarmente rilevanti e temi che stanno particolarmente a cuore al pubblico italiano. Ma cos’ha in serbo per noi Report?
Report: argomenti e anticipazioni di stasera 2 dicembre su Rai 3
Anche questo lunedì tornano su Rai 3 le roventi indagini di Report. La puntata si aprirà con l’inchiesta Alla faccia del bicarbonato di sodio dedicata all’industria chimica in Italia. Soltanto nel 2017 il nostro Paese ha scaricato in mare 4,18 tonnellate di arsenico, 5,96 tonnellate di cromo, 13 di benzene e anche altri composti potenzialmente pericolosi.
Il programma ci porterà alla scoperta di chi ha il compito di supervisionare le procedure di sversamento. La Solvay, azienda belga, in Piemonte è stata già condannata per disastro ambientale e, ritenuta responsabile dell’inquinamento da Pfas, ha dovuto rimpiazzare gli agenti immessi in questi anni con un’altra sostanza.
Argomenti e anticipazioni di stasera 2 dicembre su Rai 3
Report proseguirà poi con il servizio intitolato Stato Analogico. Nella nostra Penisola soltanto il 40% dei cittadini ha adoperato nel 2018 i servizi digitali per la pubblica amministrazione mentre in altri paesi come Inghilterra, Spagna e Olanda sono all’80%. Questi dati non possono essere attribuiti all’assenza di risorse che con un risparmio di oltre 2 miliardi di euro in appena 4 anni non mancherebbero. Cosa può fare l’Italia per cambiare la propria situazione?
Report si concluderà con il reportage Monopatti-no. Recentemente infatti il ministero dei Trasporti ha approvato un decreto che permette la micromobilità. Solo nei comuni che hanno deciso di partecipare questi mezzi sono ammessi. È utile una legge diversa o sarebbe il caso di crearne una valida per tutti?
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