Reddito di cittadinanza: sospensione sussidio orsoline, il caso a Roma
Reddito di cittadinanza, rilanciato dai media l’ennesimo caso singolare che ha a che fare con la misura di sostegno al reddito. Caso relativo ad una suora.
Reddito di cittadinanza: si sprecano in queste settimane i casi di cronaca relativi ai fatti più bizzarri e disparati che hanno a che fare con la misura di sostegno al reddito. Noi stessi, dalle nostre pagine, vi abbiamo parlato recentemente del caso del parcheggiatore abusivo e del pusher che aveva fatto richiesta ed avuto accesso al RdC.
RdC, l’ennesimo caso singolare
Qui parliamo di un altro caso limite di cui ha dato notizia il quotidiano Il Tempo. Della notizia, a parte le fonti mediatiche, non abbiamo al momento ulteriori conferme. La questione riguarda la sospensione del Reddito di Cittadinanza ad una suora che dopo aver avuto diritto ad un sussidio pari a 518 euro al mese si è vista negata la continuazione della misura in quanto figlia di persone intestatarie di due hotel a Rimini ed Amalfi.
Suora contro la decisione dell’Inps di sospensione del Reddito di Cittadinanza
A parlare pubblicamente della suora è stata – si legge nell’articolo del quotidiano romano – l’associazione GiustItalia. «Suor Carla è venuta da noi, ecco le carte, l’assistiamo davanti al Giudice di pace» ha assicurato Luigi de Rossi di Giustitalia. La base del ricorso è il seguente: «Non si toglie il reddito a una persona che ha i requisiti solo perché i genitori sono ricchi. Suor Carla aveva la residenza a casa dei genitori fino a febbraio. Ad aprile quando ha presentato la domanda, l’aveva già spostata nel convento, a quanto pare le colpe fiscali dei padri ricadono sui figli».
Chiaramente trattandosi di una suora si tratta di una fattispecie particolare: «A questo proposito, però, – ha aggiunto GiustItalia nella nota di cui dà conto Il Tempo – giova ricordare che il diritto canonico prevede, in base alla natura dell’istituto, la rinuncia radicale ai propri beni al momento della professione. Inoltre le suore non sono stipendiate come i sacerdoti ma qualora lo fossero per Regola devono restituire all’Ordine di appartenenza. La ricorrente, quindi, rientrava pienamente nei parametri previsti per ottenere il Reddito di cittadinanza. Ed infatti il sussidio le veniva riconosciuto nel mese di aprile 2019 per l’importo di 518 euro. A metà novembre, a seguito di alcune produzioni documentali della ricorrente dalle quali si evinceva che la stessa risulta figlia del sig. Guido P., noto imprenditore, e titolare di un complesso alberghiero, con Determinazione Dirigenziale Inps le veniva sospeso il reddito».
In attesa di conferme sul caso in questione, l’ennesimo sul Reddito di Cittadinanza, sarà molto curioso conoscere l’esito dell’eventuale ricorso.
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