Test scuola su letteratura, scienze e matematica: come se la cavano i ragazzi italiani? Benino in matematica, male in lettura e comprensione di un testo, peggio in scienze. Il confronto con la media internazionale sotto certi aspetti non è clemente, sotto altri è stabile. Tra le scuole analizzate dal report Ocse-Pisa sulle competenze dei quindicenni riguardo lettura, matematica e scienze, le migliori sono in Cina, almeno a giudicare dal livello di analisi e capacità di comprensione da parte degli studenti di province come Pechino, Jiangsu, Shanghai. A ogni modo lo studio ha coinvolto nel complesso 79 Paesi per un totale di 32 milioni di studenti. In Italia il campione studentesco è stato rappresentato da 11.785 studenti, che hanno avuto due ore per sostenere la prova.
Test scuola: lettura e comprensione del testo, i risultati in Italia
I risultati sono stati piuttosto evidenti: gli italiani sono sotto la media Ocse per quanto riguarda la lettura e dunque la capacità di comprendere, utilizzare, valutare, analizzare e farsi coinvolgere da un testo.
Più precisamente il punteggio ottenuto dal nostro Paese nella lettura è 476, 21 punti sotto le media Ocse (487), che portano l’Italia tra il 23° e il 29° posto della classifica generale. Peggiora la capacità di lettura e di comprensione del testo da parte degli italiani rispetto al 2000 e rispetto allo scorso decennio. Meglio la comprensione di un testo, o la valutazione e l’analisi dello stesso, mentre per quanto riguarda il reperire e trovare le informazioni in un testo e distinguerle dalle opinioni i risultati sono piuttosto modesti. Anche in questo contesto le differenze tra Nord e Sud si fanno sentire: il punteggio più elevato (da 498 a 501) si raggiunge infatti nel Settentrione, dove si supera la media Ocse, mentre a far abbassare la media ci pensano Sud e Isole, che hanno totalizzato rispettivamente 453 e 439 punti. Importante anche le differenze di genere, visto che le ragazze superano i ragazzi di 25 punti.
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Test scuola: matematica e scienze, come si comportano gli studenti
Una valutazione più positiva si ha per la matematica, dove il punteggio medio ottenuto è di 487 (3 punti sotto rispetto al 2015), ma comunque in linea con la media Ocse di 489. Anche qui il Nord raggiunge punteggi ben sopra la media Ocse (514-515) e anche il Centro (494), mentre i risultati peggiori si hanno nel Sud (458) e nelle Isole (445).
La materia che ci fa collezionare un punteggio totalmente da correggere è Scienze, dove otteniamo 468 punti, un abisso di differenza rispetto alla media Ocse di 489 punti, ma anche rispetto al punteggio italiano conseguito nel 2015 (481). Anche qui la differenza tra Nord e Sud si fa netta e mercata: al Settentrione, infatti, si ottiene un punteggio sempre superiore alla media Ocse, mentre al Centro si ottengono solo 473 punti. Male al Sud (443) e nelle Isole (430).
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Differenze tra istituti scolastici e disuguaglianze socio-economiche
I ragazzi che studiano nei licei ottengono risultati nettamente migliori rispetto a quelli che frequentano istituti tecnici e soprattutto professionali. Nei licei il punteggio più elevato ottenuto è quello relativo alla lettura, mentre il più basso è stato conseguito negli istituti tecnici.
Altro aspetto analizzato dall’indagine è quello della disuguaglianza. Siamo, come Paese, sotto la media Ocse per ciò che concerne la varianza dei risultati tra scuole. Nel nostro Paese non c’è molta variazione e tutti gli studenti di uno stesso istituto vengono spesso dallo stesso contesto socio-economico e culturale. Naturalmente questo influenza anche le prospettive formative: chi ha un background più avvantaggiato vuole continuare gli studi dopo il diploma; solo 6 persone su 10 tra quelli che sono invece socio-economicamente svantaggiati vorrebbero continuare gli studi.
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