Influenza dicembre 2019: vaccino, tipologia virus e sintomi
Influenza dicembre 2019: il mal di stagione sembra essere arrivato prima quest’anno. Sono già quasi 650 mila le persone a letto
Influenza dicembre 2019: il mal di stagione sembra essere arrivato prima quest’anno. Sono già quasi 650 mila le persone a letto.
Secondo i dati disponibili in base ai consueti monitoraggi del Ministero della Salute, nella settimana tra il 18 e il 24 novembre si sono riscontrati 167mila nuovi casi di influenza. In pratica, sono già 642mila gli allettati a causa dei virus. A essere colpiti soprattutto i bambini più piccoli, cioè fino a 4 anni; le regioni con maggior incidenza di casi sono attualmente Sicilia, Lombardia, Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna.
I numeri registrati finora sono un po’ più alti rispetto a quelli dello stesso periodo del 2018, quindi, già adesso è possibile ipotizzare come il picco dell’influenza per il 2019 potrebbe arrivare un po’ in anticipo: invece che a febbraio forse già a dicembre 2019 o a gennaio 2020. Circa 6-7 milioni italiani in tutto si stima potrebbero essere colpiti dall’influenza.
L’importanza della vaccinazione
La vaccinazione contro l’influenza (virus Orthomixovirus) è fondamentale in particolare per quelle categorie maggiormente a rischio complicazioni: bambini piccoli, anziani over 65, donne in gravidanza, malati cronici. Di solito prendere l’influenza non è così grave – debolezza, dolori articolari e muscolari, mal di testa e febbre anche alta sono tutti sintomi destinati a sparire nel giro di una settimana – tuttavia è sembra bene non sottovalutare la malattia (solo quest’anno ha causato 205 morti).
Detto ciò, il vaccino non protegge dai virus para-influenzali per questo è comunque fondamentale ricordarsi alcune norme igieniche di base quali lavarsi le mani spesso, coprirsi il naso quando si starnutisce o la bocca quando si tossisce, non recarsi a lavoro o a scuola quando si cominciano ad avvertire i primi sintomi. Inoltre, è sempre bene ricordare che l’influenza non si cura con gli antibiotici (che sono efficaci contro i batteri, non contro i virus): bisogna evitarli anche perché potrebbero compromettere la guarigione.
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