Il Giunto di Cardano in meccanica è un organo di trasmissione del moto tra due assi in rotazione. Dal 2011, però questo è anche il nome – che riecheggia le progressive rock band degli Anni 70 – di una rock band pugliese che ha all’attivo due dischi, il primo – Kedima – del 2017 e il secondo – Caos – pubblicato l’11 Ottobre di quest’anno.
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Una band nata per suonare dal vivo
Il Giunto di Cardano, band composta da Giuseppe Colangelo, Mariano Cericola e Davide Tappi, ha sempre trovato nella dimensione live quella in cui si trova più a proprio agio. Ha condiviso il palco con, tra l’altro, I Cani, i Bud Spencer Blues Explosion e lo storico gruppo italiano A Toys Orchestra. A seguito dell’uscita del primo disco, Kedima, si impegna estensivamente in un tour che comprende oltre 100 live show suonando da opening act per gruppi come The Zen Circus. Il 2017 è un anno ricco di soddisfazioni: il trio è invitato al MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti – suonando a Faenza.
L’anno seguente si aggiudica il XXX Rock Contest Controradio che gli vale uno show a Firenze, Auditorium Flog. Quest’anno, durante la stagione estiva, Il Giunto di Cardano si esibisce nell’ambito del Medimex 2019 a Taranto, aprendo i concerti di Editors e Cigarettes After Sex. Questa attività dal vivo ha permesso ai rockers pugliesi di convincere la Regione Puglia a finanziare l’uscita del secondo disco, Caos, attraverso la Programmazione Puglia Sounds 2019.
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Caos, secondo disco de Il Giunto di Cardano
Caos è la seconda prova sulla lunga distanza de Il Giunto di Cardano. Registrato al fiorentino Blue Moon Rec Studio e prodotto da Samuele Cangi, Caos è pubblicato da Santeria Records. l’album è composto da 13 tracce. Intento dell’album, secondo il leader Giuseppe Colangelo, è riuscire a stabilire uno stretto legame con i fruitori del disco. Queste le parole con cui spiega il disco;
“La realtà come perpetuo movimento vitale, eterno divenire, dove resta costante la percezione di una mancanza. Cambiano le persone, cambiano i contesti, e soprattutto cambiano i rapporti. Da qui il senso di assenza, legata alla fine di un legame, alla fine di un amore, alla perdita di una persona molto cara. Sensazioni da cui evadere attraverso la follia, il fuggire lontano, il vivere intensamente il presente e il proiettarsi di gran fretta nel futuro. Ma più l’uomo corre per sfuggire i propri demoni, più va loro incontro”.
Il disco, track by track
Il nuovo disco de Il Giunto di Cardano fa dell’amalgama tra le varie sfumature dell’album, che passa da momenti introspettivi a brani più pesanti e veloci, il suo punto forte. L’apertura è spiazzante: Amnesia dura solo 33 secondi. Già con la seconda traccia, Dandy, si torna su binari canonicamente rock per un brano indubbiamente veloce e cattivo. Le atmosfere si fanno più rarefatte con Chiedimi In Fondo, ma sempre con una vena dura. Ricca di cambi di tempo è invece Navigli, che parte lenta, per accelerare il ritmo verso la fine. Così come in Navigli, anche in Drama è predominante il piano, ma in modo più enfatico. Il sound si indurisce con Non Esisto, in cui Il Giunto di Cardano assume una sfumatura oscura.
Blue presenta un’interessante mix di elettronico ed elettrico, mentre Il Ritratto Del Dottor Gachet è un brano che ne mette in luce la parte più diretta e in your face. Il brano Paz! è stata composta per Andrea Pazienza, famoso fumettista morto nel 1988. Non C’È Niente Come Noi rallenta il ritmo, ma sempre senza perdere d’occhio momenti più distorti. Undici è invece un brano quasi completamente acustico. Batteria in primo piano, invece, in Questione Di Meccanica. Il Giunto di Cardano si congeda con Induzione, una track molto delicata per uscire da Caos in modo gentile.
Un album dalle molteplici e armoniche influenze: timbro d’approvazione per la nuova fatica del Giunto di Cardano
In definitiva, un album che fa fare un salto di qualità ai tre ragazzi pugliesi, che dimostrano di saper fare un album in cui le molteplici influenze riescono a convivere nel migliore dei modi.
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