Il 57% degli italiani è favorevole alla legge spazzacorrotti che ferma la prescrizione alla sentenza di primo grado e consente di completare gli altri due gradi di giudizio. Contrario il 23% mentre il 20% dice di non aver alcuna opinione in merito. Sono questi i risultati dei sondaggi politici Noto per Il Fatto Quotidiano realizzati il 3 dicembre.
Secondo la rilevazione, ad essere favorevole alla misura voluta fortemente dai Cinque Stelle è anche la maggioranza dell’elettorato Pd (58%). Emergerebbe quindi uno scollamento tra la base e i vertici del Nazareno a cui non piace la riforma preparata dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. A riprova di ciò c’è un altro dato evidenziato dai sondaggi politici Noto: il 53% dei votanti dem e il 41% di quelli di Italia Viva non condividono il comportamento dei dirigenti che chiedono di rinviare il blocco della prescrizione con una nuova legge per tornare al vecchio sistema.
Ma a promuovere lo spazzacorrotti, non sono solo elettori dem e di IV, ma anche la maggioranza degli elettori di centrodestra, in particolare di Lega e Fratelli d’Italia, con la sola esclusione dei simpatizzanti di Forza Italia divisi al loro interno tra favorevoli (41%) e contrari (39%).
Tornando all’attualità, sul tema pare esserci stata oggi una schiarita tra gli alleati di governo. Dopo giorni di tensioni in cui è circolata anche l’ipotesi di una crisi di governo sulla prescrizione, Pd e Movimento 5 Stelle sono tornati a parlarsi. Il Guardasigilli Bonafede ha rassicurato i dem: “Non voglio la crisi”. Messaggio subito raccolto dal vicesegretario Pd Andrea Orlando: “Si è aperta una discussione”. I dem sarebbero infatti al lavoro su una proposta alternativa allo stop della prescrizione dopo la sentenza di primo grado. Tra le proposte sul tavolo ci sono la prescrizione processuale per fasi e la sospensione dei termini per un tempo di almeno 24 mesi, scaduti i quali riprenderebbe a decorrere il tempo della prescrizione del reato solo in alcuni casi previsti.
Sondaggi politici Noto: nota metodologica
In attesa di diffusione.
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