Nella notte di oggi, giovedì 5 dicembre 2019, sono state rilevate alcune scosse di terremoto tra le ore 2 e le ore 5.30 nell’area di Pozzuoli. L’intensità di tali scosse non è rilevante né desta motivo di preoccupazione, sebbene la zona sia sotto costante osservazioni e monitoraggio al fine di individuare in tempo alcuni segnali di potenziale pericolo. Le scosse non sono state avvertite neppure dalla popolazione, fatta eccezione per qualche segnalazione secondo la quale i vetri delle finestre sembrano essersi leggermente scosse, probabilmente durante la scossa più forte, che comunque non è arrivata neppure a 1.5 di magnitudo della scala Richter.
Terremoto Pozzuoli 5 dicembre 2019: 7 scosse nella notte
Come riporta Il Mattino, infatti, sono state 7 le scosse avvertite e individuate dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano nell’arco di 3 ore (2.13-5.12). Come anticipato, la più forte è stata di 1.3 della scala Richter ed è avvenuta alle ore 2.24. Restano inoltre da segnalare altri movimenti sismici sempre rilevati dall’Osservatorio Vesuviano nel pomeriggio di ieri, mercoledì 4 dicembre 2019, più precisamente tra le 19.35 e le 20.32, nell’area dei Pisciarelli.
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Terremoto Pozzuoli e Campi Flegrei: l’ultimo bollettino dell’Osservatorio
L’ultimo bollettino settimanale pubblicato dall’Osservatorio, con riferimento alla settimana 26 novembre – 3 dicembre 2019, non lancia segnali di allarme. Nella settimana appena trascorsa, si legge nel report, nell’area dei Campi Flegrei sono stati registrati 20 terremoti di bassa magnitudo (massimo 1.1). Inoltre “i flussi di CO2 dal suolo misurati nell’ultima settimana non hanno evidenziato variazioni significative rispetto al periodo precedente, confermando il perdurare dei trend pluriennali”. Per ciò che concerne la temperatura della fumarola principale di Pisciarelli, dopo la riduzione causata dai forti eventi piovosi, “ha mostrato un trend d’aumento fino a raggiungere un valore di 112 °C”.
Nel capitolo relativo agli scenari attesi, l’Osservatorio rende noto che “non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”. Naturalmente, si precisa alla fine, “eventuali variazioni dei parametri monitorati possono comportare una diversa evoluzione degli scenari di pericolosità sopra descritti”.
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