È stato – ed è tuttora – uno dei grandi cavalli di battaglia del Movimento 5 Stelle: l’introduzione del salario minimo orario (da fissare a 9 euro all’ora) rimane uno dei nodi da sciogliere in vista della legge di bilancio per il 2020. I pentastellati vogliono eliminare dalla loro “to do list” una delle misure con maggior consenso sociale. La partita, però, è ancora lunga, e si valutano le modalità per implementarla. Due punti sono oltremodo chiari: il primo, è che il salario minimo orario dovrà essere fissato a 9 euro (lordi). Il secondo, che tale misura beneficerà tutte le categorie di lavoratori – dai liberi professionisti ai subordinati -. Si prevedono sanzioni (ancora non ben specificate) per i datori di lavori che contravvengono alla misura.
Dopo la fine dell’esperienza del governo giallo-verde, la frenata al salario minimo orario
In questa estate, si fece un gran parlare del salario minimo orario. Dopo l’introduzione del reddito di cittadinanza, infatti, l’intervento in questa vertente del mercato del lavoro avrebbe fatto da complemento alla misura più rinomata dei pentastellati. Di Maio si fece portavoce di questa istanza quando era ancora alla guida del Ministero del Lavoro e del MISE. La stessa Lega sembrava disposta a dare l’ok alla manovra in cambio della riforma sulle Autonomie (che rimane un tema scottante e pendente per l’attuale esecutivo).
Con il governo M5S-PD-LeU, la misura è stata messa in stand-by, con i pentastellati che hanno puntato tutto sulla riduzione del numero dei parlamentari. Dopo l’approvazione del taglio, ha tenuto banco la nota d’aggiornamento del Documento di Economia e Finanza del 2019.
Ora, a ridosso della data limite per la presentazione e approvazione della legge di bilancio per il 2020, l’introduzione del salario minimo orario torna sotto i riflettori.
La ministra per il Lavoro Nunzia Catalfo si riunisce con le parti sociali
Nunzia Catalfo – già madrina del reddito di cittadinanza – si riunirà con le parti sociali e sarà in audizione davanti innanzi alle Commissioni permanenti di Lavoro e Affari sociali della Camera dei Deputati. La Catalfo ha assicurato che, in funzione dell’esito dell’incontro con le parti sociali, verranno portate determinate istanze riguardo la tassazione sul lavoro e il cuneo fiscale. Ci si aspettano, quindi, notizie a stretto giro di posta.
Governo ultime notizie, la posizione del Movimento 5 Stelle: “garantire a tutti un’esistenza dignitosa”
Citiamo testualmente – dalla pagina ufficiale del Movimento 5 Stelle – le ragioni che sottendono l’introduzione di questa misura tanto discussa (nel bene o nel male).
“In Italia oltre 2,2 milioni di famiglie si trovano a rischio povertà nonostante almeno un componente sia occupato. Un quadro agghiacciante, che fa comprendere come mestieri spesso faticosi e logoranti siano retribuiti ad un prezzo stracciato, al di sotto della soglia di dignità. Dignità, quella delle persone, che è stata letteralmente schiacciata dal dumping salariale determinato dall’assenza di un accordo chiaro a livello nazionale, un dato che ci colloca tra gli ultimi paesi dell’Unione Europea a non avere ancora forme di tutela retributiva. L’ introduzione di un salario minimo orario oggi è diventata una necessità non più rimandabile.”
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