Pensioni ultime notizie: in Italia il 2020 sarà avaro di notizie sul fronte previdenziale e tutto sarà rimandato al 2021, anche se già a partire dal prossimo gennaio dovrebbe esserci l’atteso tavolo di confronto tra governo e sindacati per discutere sulla riforma dell’intero sistema pensionistico. In Francia invece è il caos, causato dalle proteste dei cittadini che hanno come oggetto la riforma del sistema pensionistico che Macron vorrebbe attuare.
Pensioni ultime notizie: caos in Francia per una riforma
Ma perché i francesi protestano? Quali sono i temi principali della riforma di Macron? Innanzitutto dare battaglia a diversi privilegi di cui attualmente godono i pensionati francesi, in secondo luogo puntare a uniformare i requisiti per l’accesso alla pensione. Appena sono trapelate le prime indiscrezioni, le città transalpine sono andate in subbuglio e le piazze si sono riempite. Lo sciopero generale di ieri giovedì 5 dicembre 2019 potrebbe estendersi anche ai prossimi giorni. L’ultima volta che si pensò di riformare complessivamente le pensioni fu nel 1995, con Jacques Chirac. Ma nel Paese montarono le proteste e alla fine il progetto fu abbandonato.
L’obiettivo di Macron, comunque, non è dissimile da quello italiano: rendere più sostenibile un sistema, quello previdenziale, che a lungo termine rischia di collassare. In Francia, infatti, ci sono diverse categorie di lavoratori che possono andare in pensione molto prima dei tradizionali 62-67 anni: alcuni lavoratori, come ad esempio i macchinisti ferroviari, possono accedere alla pensione a 50 anni. A tutto questo si aggiunge una disparità di genere non indifferente, con le donne che spesso vanno in pensione molto dopo rispetto agli uomini.
L’intento di Macron è quello di rendere sostenibile il sistema pensionistico, ma anche ottimizzarlo per le nuove generazioni e adattarlo alla situazione attuale, dove nel mondo del lavoro aumentano le carriere discontinue. Tra l’altro gli effetti di questa riforma comincerebbero a vedersi anche tra qualche anno, ma per i francesi non sono le tempistiche il problema, ma il concetto di fondo che li ha spinti subito in piazza.
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