I sondaggi elettorali EMG non presentano sconvolgimenti nelle intenzioni di voto di questa settimana, ma alcuni trend sono chiari. I principali partiti di governo sono in calo, sia il PD che il Movimento 5 Stelle scendono entrambi del 0,2%, andando rispettivamente al 19,5% e al 16,3%. Nonostante le indagini resiste Italia Viva al 5,3%.
Al contrario sono in aumento i più grandi partiti di opposizione. La Lega del 0,1% al 32,5%, mentre Fratelli d’Italia guadagna due decimi e supera il 10%.
Fa eccezione Forza Italia, che perde il 0,4%, scendendo al 6,9%.
A sinistra calano sia La Sinistra che i Verdi. La prima perde due decimi, e va all’1,8%, mentre i secondi lasciano un decimo sul terreno e scendono all’1,2%.
Azione di Calenda guadagna un buon 0,8% crescendo all’1,8% e supera +Europa che perde tre decimi e va all’1,6%.
Scivola sotto l’1% Cambiamo! di Toti, mentre aumentano i partiti minori, che ora varrebbero il 2,1%, il 0,4% in più di settimana scorsa.
Coerente con questi dati è l’ulteriore diminuzione della fiducia nel governo, che è scesa di un altro punto, al 23%, mentre quelli che esprimono un giudizio negativo sono il 54%
A livello di fiducia nei singoli politici non a caso Conte vede diminuire il proprio gradimento, dal 33% al 32%, esattamente come Di Maio, che cala dal 23% al 22%. Giù anche Renzi, che è ultimo con il 14%.
L’unico a crescere è Calenda che guadagna un 1% e va a un gradimento del 16%. In testa rimane chiaramente Salvini, con il 40%, seguito da Conte e Meloni.
Sondaggi elettorali EMG, per gli italiani si dovrebbe tornare a votare
Forse il dato più eloquente è il 53% di favorevoli a un ritorno alle urne. Solo il 32% preferirebbe di no. Appaiono isolati gli elettori del PD che per l’85% rifiutano il voto anticipato. Al contrario vorrebbe votare l’89% di quelli leghisti, mentre quelli pentastellati sono spaccati. Il 30% vorrebbe tornare al voto, il 44% è contrario.
Gli elettori paiono pensarla diversamente dal governo anche su alcuni argomenti centrali. Per il 49% infatti Alitalia non andrebbe più sostenuta ma lasciata fallire. Solo per il 38% è giusto salvarla.
Così come sulle sanzioni per l’assenza di Pos nei negozi. Per il 54% è giusto non multare i commercianti. In questo caso il governo non a caso ha optato per un rinvio della multe ascoltando apparentemente più gli elettori leghisti, più contrari, che quelli di PD e M5S che forse a sorpresa sono più favorevoli, con il 62% e il 57%, alle sanzioni.
Altre domande incluse nei sondaggi elettorali di EMG riguardavano le sardine. Che il 28% si aspetta che continuino allo stesso modo la propria attività, mentre un quarto crede che possano dichiarare un appoggio a una parte politica, e solo una minoranza, il 15%, ritiene possibile che fondino un partito.
La maggioranza relativa però, il 32%, preferisce non rispondere.
Vi è infine il rifiuto al ritorno del finanziamento pubblico ai partiti. Il 57% non vuole tornarci. Si arriva al 70% tra leghisti e al 59% tra i pentastellati, mentre si scende al 41% tra i democratici. Paradossalmente i più favorevoli al ritorno del finanziamento pubblico sono gli elettori del Movimento 5 Stelle, con il 35%
Il sondaggio è stato realizzato tra il 3 e il 4 dicembre con l’ausilio di un panel telematico su 1623 soggetti
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