Stop agli arresti domiciliari per Lara Comi, che ricordiamo essere stata arrestata con l’accusa di aver intascato tangenti sotto forma di consulenze. Il Tribunale del Riesame di Milano ha infatti accolto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari che qualche giorno fa ha presentato l’avvocato difensore, Gian Piero Biancolella. Gli arresti domiciliari sono stati decretati lo scorso 14 novembre.
Arresti domiciliari annullati per Laura Comi
La misura cautelare è stata annullata per 3 imputazioni su 6, mentre le restanti tre sono state considerate non così gravi da determinare come pena una misura cautelare definitiva. In breve, non ci sarebbe stato nessun motivo per mettere Lara Comi agli arresti domiciliari. Permane l’interdizione per 6 mesi dall’esercizio degli uffici direttivi delle imprese.
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Lara Comi: fine degli arresti domiciliari, la reazione
La reazione della Comi alla notizia è stata ovviamente molto positiva: “Sono molto felice e ora sono più che mai determinata a far emergere la mia innocenza”, per poi ringraziare il suo avvocato. La decisione del Tribunale del Riesame di Milano è una buona notizia anche per i genitori dell’ex eurodeputata di Forza Italia, visti i loro problemi di salute, e visto che fino a oggi la figlia non è potuta stare loro accanto, come ha precisato l’avvocato.
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Il contesto dell’inchiesta “Mensa dei poveri”
Ricordiamo che l’arresto di Lara Comi è avvenuto nell’ambito della seconda parte dell’inchiesta denominata “Mensa dei poveri”, dal nome del ristorante dove erano soliti trovarsi gli indagati sulla questione per spartirsi le tangenti o decretare nomine. In questo contesto, stando a quanto riportato dagli inquirenti, Lara Comi sarebbe colpevole di aver incassato rimborsi non dovuti durante un periodo del suo mandato all’Europarlamento ricevendoli da un soggetto terzo (per saperne di più vi invitiamo a leggere questo articolo).
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