È stato uno degli ospiti d’eccezione della Fiera del Libro di Roma: il professore Romano Prodi, ex primo ministro e tra i principali protagonisti della Seconda Repubblica, dice la sua sul momento vissuto dalla coalizione di governo (composta da M5S, PD e LeU). Prodi è, per esperienza, un vero e proprio esperto di coalizioni: basti ricordare l’esperienza del Prodi II dal 2006 al 2008, quando dovette tenere insieme una maggioranza parlamentare composta da undici formazioni politiche diverse. Intervistato da Marco Damilano proprio alla fiera del Libro, il professore ci scherza su e assicura che potrebbe insegnare ovunque, nel mondo, scienze delle coalizioni.
L’opinione di Romano Prodi sulle divergenze all’interno della coalizione
Prodi è convinto: “o si passa a un sistema maggioritario, o il problema della coalizione rimane una costante. Io, personalmente, mi mantengo favorevole a un sistema elettorale maggioritario”.
Andando nello specifico, l’ex leader del centrosinistra Romano Prodi è sicuro: “che ci siano tensioni nella coalizione è fisiologico, perché ovunque c’è una pluralità. Il problema è trovare una decisione finale. Quindi, io spero che questo accordo possa esserci (sul MES), per la vita futura del governo. Il fatto che sia avvenuto su un problema di politica europea aggrava la situazione, ma non mi stupisce: questo problema non è stato discusso su basi europee, ma su temi di politica interna. In poche parole: il contenuto vero e proprio del MES non è stato proprio preso in considerazione”. “Io mi auguro che non ci sia alcun incidente, ma questi accadono senza prevederli. Però, quando c’è molto traffico, è facile che capitino. E in questo momento c’è molto traffico“.
Il “piano Orsola”
Tra gli ultimi interventi degni di nota che hanno fatto parlare molto, si rinviene il lancio del “piano Orsola“: una grande coalizione europeista che permetta all’Italia di tornare protagonista in Europa. Ovviamente, tale piano trovò l’assoluta contrarietà dell’opposizione, capeggiata già in quel momento da Salvini e Meloni.
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