Terremoto nel Mugello in provincia di Firenze. Le conseguenze

Pubblicato il 10 Dicembre 2019 alle 07:30 Autore: Sabrina Conigliaro

Terremoto nel Mugello, in provincia di Firenzee: danni a casa e chiese e controlli nella cupola di Brunelleschi. “La sequenza sismica continuerà”, dicono

Terremoto nel Mugello in provincia di Firenze. Le conseguenze
Terremoto nel Mugello in provincia di Firenze. Le conseguenze

Paura nel Mugello, in provincia di Firenze: una serie di scosse di terremoto sono state registrate a Scarperia e San Piero dalle 3:38 del mattino. La prima scossa quasi inavvertibile di terremoto (2.4 della scala Richter) è stata solo la scossa premonitrice che ha anticipato lo sciame registrato dai sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con movimenti tellurici di magnitudo 3.2 e 3.4. Dopo quasi un’ora, il terremoto sembrava essersi placato, le scosse avevano degli intervalli costanti, ma l’intensità era minore. Alle 4:37 la scossa più intensa: magnitudo 4.5, con epicentro a nove chilometri di profondità tra San Piero e Scarperia. In totale le scosse sono state una novantina, di cui 36 “avvertite”; e sarebbero state avvertite anche a Firenze, Prato, Empoli, San Miniato, Pistoia e Arezzo.

Terremoto nel Mugello: “La sequenza sismica continuerà”

Occhi puntati sulla Toscana interessata da un intenso sciame sismico: sono più di 100 le scosse registrate da ieri e gli esperti fanno il punto: la Toscana presenta terremoti come tutta la dorsale Appenninica, il Mugello è un’area ad alto rischio sismico. Secondo l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, non è da escludere che lo sciame sismico possa andare avanti ancora per settimane. Non ci dobbiamo meravigliare del terremoto al Mugello. Del resto è una zona sismica, come ce ne sono tante in Italia. Dobbiamo invece preoccuparci del fatto che ancora oggi non siamo in grado di gestirne le conseguenze” sono le parole rilasciate dal geologo Mario Tozzi che fa riflettere su come un terremoto di intensità così debole in Italia possa ancora dei danni: “Questa è l’unica riflessione seria da fare” ha poi aggiunto.

Collegamenti ferroviari bloccati e gravi ritardi.

Nelle prime ore del giorno, è scattata l’allarme della protezione civile e delle Ferrovie che hanno bloccato i collegamenti ferroviari dell’Alta Velocità: Il traffico ferroviario sulle linee di alta velocità Bologna – Firenze, Bologna – Prato convenzionale, Prato – Pistoia, Firenze – Empoli, Firenze – Faenza, Firenze – Arezzo convenzionale e sulla direttissima Firenze – Roma fra Firenze e Valdarno, è stato sospeso, in via precauzionale, per consentire la verifica dello stato dell’infrastruttura da parte dei tecnici di RFI. Dalle 8:45 le linee sono progressivamente tornate alla normalità, dopo aver causato molteplici e gravi ritardi.

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Case e chiese danneggiate. Scuole chiuse nella zona vicino l’epicentro

A Barberino sono stati riscontrati danni diffusi nel centro storico di lieve entità e continuano i sopralluoghi a tappeto: sono arrivate circa 200 richieste di verifiche negli edifici. Secondo i soccorritori, nel comune ci sono alcune case lesionate e il municipio e la chiesa di San Silvestro sono state dichiarate inagibili. Lo sciame sismico ha causato piccoli danni in alcune chiese della Valle del Bisenzio. Le scuole sono rimasta chiuse nella zona vicino l’epicentro. Controlli anche nella cupola del Brunelleschi a Firenze: non hanno evidenziato danni. Il sindaco di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti in giornata ha detto: «Per ora ho solo le informazioni ricevute dai primi sopralluoghi – spiega -. Ci vorrà più tempo per capire bene che cosa ha provocato questo terremoto». Arrivano conferme che il sisma avvenuto nel Mugello non avrebbe cause collegabili al terremoto che ha scosso l’Albania del 26 novembre scorso.

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