Solstizio d’inverno il 22 Dicembre: tra scienza e mito

Pubblicato il 17 Dicembre 2019 alle 16:35 Autore: Ennio Tranzillo

Il giorno del solstizio d’inverno, tra scienza, astronomia, miti e leggende. Il significato di questo giorno nella cultura antica e moderna.

Solstizio d’inverno il 22 Dicembre tra scienza e mito
Solstizio d’inverno il 22 Dicembre: tra scienza e mito

La parola Solstizio si riferisce al termine astronomico correlato alla posizione del sole rispetto all’equatore celest, e ovvero quando il sole nel suo apparente moto lungo l’eclittica (gli apparenti spostamenti del sole durante tutto l’anno) raggiunge il punto d’inclinazione minimo o massimo.

La Terra, come ormai noto a tutti, ruota attorno al Sole e contemporaneamente anche attorno al proprio asse, il quale possiamo dunque immaginarlo come una linea retta tra il polo Nord e il polo Sud. L’asse della Terra non è perpendicolare alla sua orbita ma forma un angolo di 23,5° rispetto ad essa; è questa inclinazione a provocare le stagioni. Durante la parte dell’anno che va da Marzo a Settembre l’emisfero Nord è più inclinato verso il Sole alzando le temperature medie ed allungando le ore di luce, contemporaneamente a questo periodo, nell’emisfero Sud si verificano temperature più basse e giorni più corti.

Nel nostro emisfero mentre ci avviciniamo al giorno 22 Dicembre l’inclinazione della Terra rispetto al Sole raggiunge il suo valore massimo negativo. L’orario preciso di questo giorno ritarda ogni anno di circa 6 ore per poi ritornare indietro negli anni bisestili facendone variare la data tra il 21 e il 22 di Dicembre; Quest’anno il giorno e l’ora precisa del solstizio d’inverno cadranno il giorno 22 Dicembre alle ore 5:19 (CET).

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Una data d’importante valore simbolico in molte culture antiche. I miti del Solstizio d’inverno

Già in epoca preistorica e protostorica durante il giorno 21 di dicembre veniva sempre fatto accadere qualcosa dal valore magico-simbolico molto importante, in luoghi conosciuti come Stonehenge (Gran Bretagna), Newgrange, Knowth e Dowth (Irlanda), Bohuslan (Iran) e anche qui in Italia nella Val Camonica questo giorno viene celebrato tutt’oggi, da coloro che si ritengono “druidi moderni”, con rievocazioni storiche che simboleggiano la vittoria del sole sulle tenebre.

In altre civiltà come l’Antico Egitto, gli Inca e gli Aztechi, i Greci, i Romani, i Popoli del Nord e i Popoli Orientali questo giorno simboleggiava un’occasione di rilevanza spirituale molto importante: In Egitto si celebrava la nascita del dio Horus, gli Inca e gli Aztechi celebravano quella di Inti e Huitzilopochtli, in Grecia era il giorno del dio Bacco, di Ercole e di Adone, i Popoli del Nord festeggiavano il dio Freyr, i popoli Orientali il Buddha e per i Romani questo era il giorno del Sol Invictus; successivamente con l’avvento del Cristianesimo a Roma si festeggiavano i Saturnalia, un giorno dove ci si scambiavano regali e si chiedeva ammenda per i peccati, come il nostro odierno Natale.

Questo solo per citare alcuni dei tanti significati attribuiti al giorno del solstizio d’inverno che in epoche e culture molto diverse tra di loro vedevano nel moto del sole qualcosa di molto importante da celebrare.

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