Conto corrente: aumento spese a Natale, il possibile piano delle banche
Sorpresa negativa sotto l’albero per i titolari di conto corrente, che dovranno far fronte a nuove spese di gestione. Ecco perché.
Chi è titolare di un conto corrente deve far fronte a nuove spese: le banche, infatti, dovranno fronteggiare a loro volta i tassi negativi stabiliti dalla Banca Centrale Europea. Alcuni istituti di credito hanno già preso le contromisure, facendo ricadere le conseguenze di tale provvedimento solo su alcune categorie di clienti. Altri accantoneranno le vantaggiose offerte dei conti a costo zero, per introdurre un nuovo canone annuo e costi fissi di gestione.
Conto corrente: cambio di rotta per le banche sulle spese di gestione
Così, mentre Unicredit applicherà i tassi negativi ai conti correnti di chi detiene oltre 1 milione di euro (ma suggerendo anche altre soluzioni di investimento in alternativa), Fineco ha messo da parte i conti a zero spese introducendo un canone di 3,95 euro mensili, restando comunque tra i più bassi relativamente alle spese di gestione. I contribuenti che si trovano di fronte a questa nuova spesa da aggiungere all’elenco delle uscite (tra le diverse microtasse in arrivo) potranno tutelare le proprie tasche solo guardando in giro quale sia l’offerta migliore a livello di costi, ma attenzione perché anche i conti digitali ormai, famosi per le offerte a zero spese, introdurranno il nuovo canone annuo.
Conto corrente: spese di gestione aumentano di anno in anno
Stando ai dati 2017-2018 (fonte Banca d’Italia) il costo del conto corrente aumenta di anno in anno: nel 2018, ad esempio, l’incremento della spesa di gestione del C/C è stata di 7,5 euro rispetto al 2017, attestandosi a quota 86,9 euro. Un trend crescente in accelerazione, ben superiore ai +2,9 euro registrati nel 2017 rispetto al 2016. Dal 2017 al 2018 gli aumenti hanno riguardato in misura maggiore il canone base, così come il canone delle carte di debito, nonché le commissioni su bonifici e pagamenti automatici. Incrementi che dunque non sembrano voler frenare, anno dopo anno.
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