Busta paga dicembre 2019: conguaglio in arrivo sullo stipendio
Con la busta paga di dicembre 2019 arriva anche il conguaglio che potrebbe alleggerire lo stipendio dell’ultimo mese dell’anno. Ecco perché.
Busta paga dicembre 2019: potrebbe non esserci una sorpresa positiva sotto l’albero per molti dipendenti, che potrebbero avere uno stipendio più basso rispetto al solito nell’ultimo mese dell’anno (dal computo escludiamo l’eventuale tredicesima). Colpa del conguaglio fiscale, che arriva puntuale a fine anno, anche se i datori di lavoro hanno tempo fino al 28 febbraio dell’anno successivo per effettuarlo, ma preferiscono farlo ogni dicembre, a chiusura dell’anno.
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Busta paga dicembre 2019: ecco il conguaglio fiscale di fine anno
Le operazioni di conguaglio fiscale si traducono nel calcolo delle tasse dovute effettivamente dal lavoro dipendente: il calcolo viene effettuato direttamente dal datore di lavoro in qualità di sostituto d’imposta. Per ogni mese si calcolano le tasse dovute, dai contributi previdenziali dovuti sull’imponibile mensile all’imponibile fiscale, dalla quale emerge poi l’Irpef lorda e di conseguenza, sottraendo le relative detrazioni, l’Irpef netta, ovvero quella somma che sarà trattenuta in busta paga.
La tassazione calcolata ogni mese raramente coincide con quella effettiva calcolata poi a fine anno. Alla tassazione mensile sul reddito derivato dalla principale attività lavorativa, o comunque da quell’attività per la quale il datore di lavoro effettua i relativi calcoli, vanno aggiunti gli altri redditi del lavoratore. La motivazione più comune, comunque, è che la tassazione è calcolata preventivamente durante il primo mese dell’anno, basandosi sul reddito presunto del lavoratore. Si ricorda in ogni caso che il datore di lavoro può anche effettuare il calcolo sulla base dei redditi non erogati da lui stesso, qualora il lavoratore dipendente lo richieda.
Come calcolare il conguaglio di fine anno
Busta paga dicembre 2019 e conguaglio bonus Renzi
Da non dimenticare il bonus Renzi da 80 euro che ricordiamo essere corrisposto a chi percepisce un reddito annuo compreso tra 8.174 euro e 26.600 euro. Da 24.600 a 26.600 euro il bonus non viene corrisposto interamente, ma parzialmente, fino ad azzerarsi. Se alla fine dell’anno il lavoratore ha percepito un reddito inferiore o superiore alle cifre sopra indicate, ma ha comunque percepito ugualmente durante l’anno il bonus, allora questo gli verrà sottratto e farà parte del conguaglio fiscale (a debito). Per evitare questa eventualità, si può rinunciare preventivamente al beneficio degli 80 euro mensili e in caso recuperarlo in sede di dichiarazione dei redditi, momento nel quale si ha il conguaglio definitivo.
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