Quanto guadagna Rino Gattuso: stipendio e patrimonio dell’allenatore
Rino Gattuso è il nuovo allenatore del Napoli: ecco quanto guadagna, qual è il suo stipendio e come giocherà la sua nuova squadra.
Rino Gattuso è il nuovo allenatore del Napoli: succede il suo vecchio allenatore e “figura paterna” Carlo Ancelotti. Una decisione presa, a quanto a pare, già a inizio dicembre e non certamente dopo la sonora vittoria dei partenopei contro il Genk per 4 a 0. Ecco quanto guadagnerà l’ex allenatore del Milan nella società di Aurelio De Laurentiis, quanto sarà il suo stipendio, quanti anni ci sono sul suo contratto e come giocherà la sua nuova squadra.
Quanto guadagna Rino Gattuso al Napoli: stipendio e contratto
Gennaro Gattuso è il nuovo allenatore del Napoli: succede al suo “maestro” Carlo Ancelotti sulla panchina e il suo ruolo potrebbe non limitarsi a quello di traghettatore. Il suo contratto parla chiaro: sarà legato alla squadra partenopea fino a giugno 2020, ovvero fino al termine del campionato, ma attenzione: qualora il Napoli riuscisse a cambiare volto, allora il contratto si rinnoverebbe automaticamente di un altro anno, con tanto di bonus economico.
Conteranno parecchio dunque le partite giocate dagli azzurri da qui fino alla fine del campionato e ovviamente su tutti e tre i fronti ancora giocabili: il campionato, con la rincorsa a un posto tra le prime 4, la Champions League il cui passaggio agli ottavi è stato regalato da Carlo Ancelotti e la Coppa Italia. A fine anno si faranno i conti, sia da una parte sia dall’altra: se la società sarà soddisfatta di Gattuso e se quest’ultimo sarà soddisfatto della sua esperienza al Napoli. Nel frattempo percepirà uno stipendio di 2,6 milioni di euro, nel quale non è incluso l’eventuale premio Champions. L’ingaggio potrebbe poi essere superiore il prossimo anno, in caso di rinnovo del contratto. Dunque uno stipendio superiore a quello che prendeva quando era al Milan (2 milioni di euro).
Come giocherà il nuovo Napoli di Rino Gattuso?
Nel Milan Rino Gattuso ha utilizzato soprattutto il 4-3-3 come modulo, anche se è saputo adattarsi alle situazioni che lo esigevano, spaziando dal 4-4-2 al 3-5-2. Non è mancata poi qualche innovazione, come lo spostamento di Abate al centro della difesa, al fine di risolvere i problemi tattici della squadra. Al Napoli, almeno all’inizio, si dovrebbe iniziare proprio con il 4-3-3. Tra i pali l’indiscusso Meret, che sarà protetto da una difesa composta da Di Lorenzo e Ghoulam (o Mario Rui) sulle fasce e dagli inamovibili Manolas e Koulibaly al centro. A centrocampo manovreranno le situazioni di gioco Allan, Fabian Ruiz e Zielinski, mentre in avanti ci sarà l’imbarazzo della scelta. Mertens (che potrebbe salutare presto i partenopei) e Callejon potrebbero essere le seconde scelte, con Insigne, Lozano e Milik a formare il tridente offensivo titolare. Vediamo cosa succederà già a partire dalla prossima giornata di campionato.
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